Inizio di anno scolastico denso di polemiche e problemi per le scuole aquilane e per studenti e genitori che le frequentano. Una delle difficoltà più importanti è quella riguardante gli insegnanti di sostegno e i problemi di assegnazione nelle varie scuole. Proprio su questo tema, è stato sollecitato l’intervento del difensore civico regionale, Avv. Nicola Sisti, su spinta di un genitore, che ha segnalato la difficile situazione di sua figlia, alla quale non è stata assegnata ancora un insegnante di sostegno e per questo non ha ancora potuto iniziare lo svolgimento delle attività didattiche.
“Il Difensore civico – specifica in una nota Nicola Sisti – si è immediatamente rivolto all’Ufficio scolastico regionale, a quello provinciale e al dirigente dell’Istituto frequentato dalla ragazza, ricordando che, oltre alle pronunce della magistratura civile, anche quella amministrativa, ha affermato che ‘la legge n. 104/92 configura, agli artt. 12 e 13, un diritto soggettivo perfetto del portatore di handicap all’inserimento nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e prevede gli strumenti idonei al raggiungimento di tale finalità, ivi compresa l’assegnazione di insegnanti di sostegno. A fronte di tale diritto, deve essere esclusa in capo alla Pubblica Amministrazione ogni discrezionalità, che non può essere ravvisata nell’esercizio di poteri di auto-organizzazione sicuramente inidonei a comprimere un diritto affermato sia dalla Costituzione (art. 34), sia in via di legislazione primaria (L. n. 104/92)’. Tale tesi è stata, peraltro, rafforzata dalla piu’ recente giurisprudenza amministrativa che, in proposito, si è espressa affermando che ‘una volta formalizzata dalla Scuola l’esigenza di un certo numero di ore di sostegno, la posizione dell’alunno diventerebbe di diritto soggettivo, ossia non degradabile rispetto a qualsiasi ulteriore valutazione dell’Amministrazione scolastica. L’Ufficio ha richiesto un urgente e concreto intervento degli Organi competenti, al fine di venire incontro alle comprensibili aspettative ed esigenze prospettate dal genitore; il Difensore civico e’ in attesa di risposta ufficiale, anche se dagli organi di stampa ha appreso dell’avvenuta l’assegnazione provvisoria di un’insegnante fino al prossimo ottobre, con i disagi per l’alunna connessi ad un’ulteriore fase di adattamento. La situazione – conclude Sisti – sarà monitorata dal Difensore civico, che, anche attraverso la stampa, torna nuovamente a sollecitare gli Uffici competenti per una soluzione definitiva e rapida della vicenda”.
Il difensore civico è un organo amministrativo, mutuato dalla cultura giuridica scandinava negli anni ’80, avente il compito di tutelare i cittadini dai possibili abusi nei loro confronti da parte delle amministrazioni regionali. In particolare, la sua funzione si configura soprattutto di carattere informativo per i cittadini sulle pratiche amministrative della regione e sugli atti delle amministrazioni periferiche dello Stato. A fianco a questa funzione però, c’è anche quella di promuovere l’azione disciplinare nei confronti delle amministrazioni che ostacolino la sua attività.
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