L’Italia e’ il paese europeo piu’ vecchio dell’Unione Europea: il 21,4% ha piu’ di 65 anni, rispetto a una media Ue del 18,5%, e il 6,4% ne ha piu’ di 80, contro una media di 5,1%. E’ quanto emerge leggendo i dati pubblicati da Eurostat in occasione della giornata internazionale delle persone anziane, in calendario il primo ottobre. In tutta Europa, conferma Eurostat, si sta registrando un invecchiamento della popolazione. Si prevede che nel 2080 gli anziani sopra i 65 anni saranno il 30% (31,3% in Italia, che avra’ nel frattempo perso il suo primato a favore di Slovacchia, Portogallo e Germania), mentre gli ultraottantenni a quella data saranno il 12% della popolazione (13,3% in Italia).
La speranza di vita degli attuali 65enni e’ di 21,3 anni per le donne e di 17,9 per gli uomini, ma in Italia e’ piu’ alta: 22,6 anni per le donne e 18,9 per gli uomini. Un altro dato interessante riguarda il rischio di poverta’ e di esclusione sociale degli anziani: secondo Eurostat, la percentuale degli europei sotto i 65 anni a rischio poverta’ e’ del 25,9% ma per gli ultrasessantacinquenni scende al 18,2%. In Italia il dato e’ peggiore, e le quote sono rispettivamente del 29,9% e del 22,6%. In alcuni paesi, Bulgaria, Estonia, Croazia, Lettonia, Lituania, Slovenia e Finlandia, i piu’ anziani sono piu’ a rischio di superare la soglia della poverta’ o dell’esclusione sociale. I dati riguardano anche l’utilizzo di internet da parte degli anziani: in Europa riguarda il 42% delle persone fra i 65 e i 74 anni, ma la percentuale e’ piu’ che dimezzata in Italia (20%), che si conferma anche nella fascia di eta’ piu’ avanzata come uno dei paesi meno alfabetizzati dal punto di vista digitale. Quanto alla partecipazione ai “social networks”, riguarda il 23% degli internauti anziani Ue, e in questo caso l’Italia e’ sopra la media (24%).
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