Il ruolo dell’associazione professionale dei chinesiologi, la legge 4 del 2013 per le professioni non regolamentate, le norme sulla figura del chinesiologo, la proposta di legge nazionale sulla definizione della figura del chinesiologo professionista e le proposte della Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) al Governo ed alle Regioni per migliorare i servizi dei professionisti sono stati i temi al centro del convegno che si e’ tenuto, questa mattina, in Regione, a Pescara, alla presenza, tra gli altri, dell’assesssore con delega ai Progetti speciali, Donato Di Matteo. Per diventare chinesiologi, esperti del movimento umano dal punto di vista sportivo, rieducativo, preventivo, amatoriale e ludico, bisogna aver conseguito una Laurea in Scienze Motorie (o diploma Isef).
Il chinesiologo, che e’ figura diversa dal fisioterapista, e’ colui che applica le proprie conoscenze scientifiche di biomeccanica, fisiologia e pedagogia del movimento per raggiungere gli obiettivi fisici che un utente si propone (es: postura, dimagrimento, perfomance sportiva, rieducazione funzionale, potenziamento muscolare, attivita’ fisica adattata alle disfunzioni croniche e alle disabilita’). Di fronte ad una vasta platea di giovani chinesiologi ed aspiranti tali, Di Matteo ha parlato di “professione dalle grandi prospettive per la sua notevole valenza educativa e per il fatto che, in questo particolare momento, molte persone avvertono l’esigenza di avvalersi di tali professionalita’ per migliorare la propria qualita’ di vita”.
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