Barani: il caso all’Ufficio di Presidenza

Al via la seduta del Consiglio di presidenza di Palazzo Madama presieduta da Pietro Grasso a seguito della bagarre scoppiata nell’aula venerdi’ scorso con l’accusa, da parte del Movimento 5 Stelle, di aver subito un gesto sessista da parte del senatore verdiniano Lucio Barani nei confronti della collega Barbara Lezzi. L’organo del Senato dovra’ esaminare la vicenda […]

Al via la seduta del Consiglio di presidenza di Palazzo Madama presieduta da Pietro Grasso a seguito della bagarre scoppiata nell’aula venerdi’ scorso con l’accusa, da parte del Movimento 5 Stelle, di aver subito un gesto sessista da parte del senatore verdiniano Lucio Barani nei confronti della collega Barbara Lezzi. L’organo del Senato dovra’ esaminare la vicenda ed eventualmente stabilire le sanzioni nei confronti del senatore Barani.

Che il Consiglio giunga a decisioni “eque” rispetto a provvedimenti presi precedentemente e’ l’aspettativa del Movimento 5 Stelle, con il capogruppo Gianluca Castaldi che aggiunge: “E che non si ribaltino i fatti dicendo che e’ colpa nostra perche’ in Parlamento e’ successo di tutto e di piu’ anche quando noi non c’eravamo” ancora.

Luigi Di Maio, deputato 5 stelle e membro del direttorio M5S, chiede che Barani e D’Anna vengano sospesi: “sono gli uomini di Denis Verdini, entrati ufficialmente – insieme al loro capo – nella maggioranza di Renzi, per votare le riforme costituzionali”, scrive su facebook l’esponente pentastellato.

“Sono coloro che hanno rivolto gestacci indicibili verso le nostre senatrici Barbara Lezzi e Paola Taverna, durante la seduta di venerdi’ sera. Spero che li sospendano per il massimo dei giorni previsti dal regolamento, ma soprattutto con decorrenza immediata”. Ieri Denis Verdini si e’ detto pronto a prendere provvedimenti nei confronti di Barani ma attende la decisione del Giuri’ del Senato. “Barani dice di non averlo fatto – ha spiegato Verdini – Vedremo dalle immagini, se lo avesse fatto ha sbagliato, non si discute”.

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