Il toto-nomi per il prossimo sindaco di Roma. Spunta il nome di Franceschini

A poche ore dalle dimissioni del sindaco Ignazio Marino nei palazzi romani è iniziato il toto-nomi per il prossimo candidato del centrosinistra. A parte il metodo con cui sarà scelto l’aspirante primo cittadino – per la minoranza Dem le primarie sono uno strumento necessario – il partito avrebbe un ‘Piano A’, quello diconvincere Franco Gabrielli […]

A poche ore dalle dimissioni del sindaco Ignazio Marino nei palazzi romani è iniziato il toto-nomi per il prossimo candidato del centrosinistra. A parte il metodo con cui sarà scelto l’aspirante primo cittadino – per la minoranza Dem le primarie sono uno strumento necessario – il partito avrebbe un ‘Piano A’, quello diconvincere Franco Gabrielli a tentare la scalata del Campidoglio. Il prefetto ed ex numero uno della Protezione civile è una figura esterna al partito e gode di un’ampia stima da parte di Matteo Renzi. Lo dimostra il fatto che è stato designato dal Governo commissario ‘di fatto’ di Ignazio Marino (che lo definì la sua “badante”) per l’organizzazione del Giubileo. Gabrielli però, almeno per ora, respinge tutti i tentativi di corteggiamento, avendo già ribadito in più occasioni la sua contrarietà a una discesa in campo politico. Per alcuni, infatti, il prefetto sarebbe interessato a procedere nella carriera interna magari come prossimo Capo della Polizia. Ma altri ragionamenti politici, invece, lo vedono come il candidato perfetto, il ‘poliziotto’ chiamato non solo a difendere Roma da sempre possibili infiltrazioni mafiose, ma anche a dare una profonda ripulita dentro l’apparato amministrativo del Campidoglio.

I democratici tenteranno fino all’ultimo di convincere Gabrielli, ma la rosa delle alternative è già lunga: dal vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti, al presidente del Coni, Giovanni Malagò, passando per WalterTocci, fino all’ex ad di Fs, Mauro Moretti, fino a Luca Cordero di Montezemolo, Fabrizio Barca, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e l’ormai ex assessore capitolino Alfonso Sabella. In mezzo, però, spunta pure il nome di Dario Franceschini: fonti parlamentari del Pd riferiscono che i Dem vorrebbero un candidato autorevole legato a Roma, e l’attuale ministro della Cultura sicuramente durante tutto il suo mandato, vista la sua delega, è stato molto presente nella Capitale.

Nel ventaglio di nomi non mancano ipotesi ‘rosa’: una donna che possa raccogliere un ampio consenso tra le parti politiche (non solo Pd) e soprattutto che conosca bene la città di Roma. In pole position, all’interno del Partito democratico ci sarebbero i nomi (tutti vicini al premier) di Linda Lanzillotta, già assessore al Bilancio di Roma con Francesco Rutelli e senatrice prima di Scelta civica del Pd poi e la deputata ‘turborenziana’ Lorenza Bonaccorsi, in prima fila con primo sponsor proprio Gentiloni. Le outsider sarebbero la senatrice Monica Cirinnà, prima firmataria della legge sulle unioni civili in discussione in Parlamento e autrice di numerose battaglie animaliste, ultima proprio quella contro la gestione dei canili dell’amministrazione di Marino, e la direttrice del Tg3, Bianca Berlinguer.

 Mirko Gabriele Narducci-Dire

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