Domani ricorre il 75esimo anniversario della nascita di John Lennon, uno dei musicisti piu’ famosi e amati di tutti i tempi, ucciso l’8 dicembre del 1980 da un fan a soli 40 anni. John Winston Lennon nacque a Liverpool al Maternity Hospital di Oxford Street nel pomeriggio del 9 ottobre 1940, mentre era in corso un raid aereo tedesco. La madre Julia gli diede come secondo nome Winston, in onore dell’allora primo ministro Winston Churchill. Passo’ l’infanzia ‘ con la zia Mimi che lo aveva preso con se’ nel 1946. Si appassiono’ alla musica grazie alla madre (morta in un incidente d’auto nel 1958) e a 16 anni formo’ la prima band, i Quarrymen.
“In quel tempo John adorava il rock e continuo’ a suonare musica ispirandosi a Elvis Presley e altri grandi musicisti americani anche dopo l’incontro con Paul McCartney“, spiega Ezio Guaitamacchi giornalista e critico musicale, autore per Hoepli della biografia di Lennon che domani esce per la collana ‘La storia del Rock – I protagonisti’. Nel suo volume, Guaitamacchi racconta la vita di Lennon prendendo alcuni momenti importanti e determinanti della crescita artistica e umana. “Lennon era un genio al livello di Mozart o Picasso – dice – e la sua impronta sara’ ancora viva tra mille anni”. La sua storia artistica, inscindibile dalla sua vita, ha quattro momenti fondamentali: l’adolescenza con la passione per Elvis Presley e il rock; la scoperta di Bob Dylan e la ‘rivoluzione’ del linguaggio dei Beatles; la conoscenza di Yoko Ono e la scoperta dell’impegno civile e politico; la scelta di proseguire da solo nella ricerca musicale e artistica scrivendo brani diventati icone come come ‘Imagine’ o ‘Give Peace a Chance’.
“Con Paul McCartney fu un incontro fortunatissimo che diede vita ai Beatles – spiega Guaitamacchi -. I due amavano Elvis e tutta la musica che veniva dall’Amarica. I loro brani divennero popolarissimi e dal 1960 al 1964 il gruppo ottenne un successo fenomenale con canzoni ad alto contenuto emotivo. Poi l’incontro con Bob Dylan e il cambiamento che inizio’ con gli album ‘Rubber Soul’ e ‘Revolver’ per poi proseguire con i dischi piu’ famosi e apprezzati, da ‘Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band’ a ‘The White Album'”. La vita di Lennon cambio’ con l’incontro con Yoko Ono, artista e musicista giapponese che sposo’ e dalla quale ebbe un figlio, Sean (nato lo stesso giorno di John, 35 anni dopo). “Questa donna fu odiatissima e ancora oggi in molti la ritengono responsabile della fine dei Beatles. Ma John non era un idiota – dice Guaitamacchi -. Lei ebbe di certo grande influenza su di lui, e’ stata parte del suo processo di maturazione, ma fu Lennon a sceglierla e non fu certo lei la causa della fine del gruppo che, di fatto, aveva gia’ smesso di esibirsi in pubblico dal 1966 e si sciolse ufficialmente nel 1970”.
Dopo la rottura con i Beatles, Lennon inizio’ a vivere la sua ‘terza vita’, quella dell’impegno civile e divenne attivista politico e paladino del pacifismo. Questo gli causo’ non pochi problemi con le autorita’ statunitensi: l’Fbi per lungo tempo spio’ tutte le sue attivita’ e quelle della moglie Yoko Ono, considerandolo un sovversivo e gli fu rifiutata piu’ volte la Green Card.
L’ultimo Lennon, quello che scrisse canzoni diventate simbolo di battaglie per la pace nel mondo e per la liberta’ fu conseguenza di questa maturazione. “Musicalmente – spiega ancora Guaitamacchi – a parte ‘Imagine’ che e’ cosi’ famosa che difficilmente si riesce a dare un giudizio musicale obiettivo, la carriera solista dei vari Beatles non vale quella del gruppo. Anche Lennon come autore non ha piu’ raggiunto le vette che aveva toccato scrivendo la canzoni dei Beatles, soprattutto dopo il ’64. Cio’ non toglie che la sua scomparsa a soli 40 anni sia motivo di grande rammarico perche’ potenzialmente avrebbe potuto regalarci ancora moltissimi capolavori”. La rivista ‘Roling Stones’ colloca John Lennon al quinto posto nella lista dei 100 cantanti piu’ importanti. Le canzoni ‘Imagine’, Give Peace a Chance’ e ‘Instant Karma!’ sono i tre brani di Lennon solista inseriti nelle Rock and Roll of Fame.
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