Guardare la diversità “con gli occhi dei bambini” per superare le discriminazioni. E’ il messaggio del video “The eyes of a child” promosso circa un anno fa dall’associazione francese Noémi, nata con l’obiettivo di cambiare lo sguardo sulle persone con polihandicap e il modo di rapportarsi con esse.
Nel video, che su YouTube ha raccolto più di 3 milioni di visualizzazioni e centinaia di migliaia di condivisioni continuando a ricevere il “gradimento” della Rete, genitori e bambini sono invitati a riprodurre le smorfie che vedono proiettate su uno schermo. Quando si tratta di imitare una ragazzina con polihandicap, però, gli adulti smettono di “giocare”, imbarazzati, mentre i bambini non notano alcuna differenza e continuano divertiti a fare boccacce. Sui social il dibattito è continuo. Cosa dimostra lo spot? Davvero i bambini non vedono le differenze? Cosa pensare degli adulti che non vogliono imitare una bambina disabile?
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