Entro il 2030 moriranno 69 milioni di bambini per denutrizione o per malattie facilmente curabili.
Un paese come l’Italia, abitato solo da bambini, destinato a scomparire. Attualmente 5,9 milioni minori sotto i 5 anni continuano a morire ogni anno per cause banali: il 45% entro il primo mese dalla nascita e nella meta’ dei casi per il concorso della malnutrizione, documenta il nuovo rapporto “#IoNonMollo. Vecchie sfide e nuovi traguardi per combattere la mortalita’ infantile”, presentato questa mattina a Expo da Save the children, ong presente in 119 Paesi. Secondo il rapporto, per i bambini piu’ poveri della popolazione il rischio di mortalita’ e’ di quasi 2 volte superiore rispetto ai piu’ ricchi e di 1,7 volte maggiore per quelli che vivono in aree rurali.
“Nonostante i progressi che si registrano in molti dei paesi dove il problema e’ piu’ acuto, l’Obiettivo 4 di Sviluppo del Millennio, che fissava al 2015 la riduzione di 2/3 della mortalita’ infantile, non e’ stato raggiunto“, sottolinea la Ong.L’Africa subsahariana e l’Asia meridionale sono le zone del mondo con i maggiori tassi di mortalita’ infantile, rispettivamente 83 bambini su 1.000 nati vivi e 51 su 1.000 a fronte di 6 su 1.000 nei nostri paesi sviluppati.Nell’area subsahariana tra le situazioni piu’ drammatiche ci sono il Niger (96 ogni 1.000 nati vivi) e la Costa d’Avorio (93), mentre in Asia Meridionale e’ l’India a registrare ancora un tasso molto alto, con 48 su 1.000 nati vivi. Si tratta di morti dovute a cause prevenibili e facilmente curabili: polmonite (17%), complicazioni per nascite pretermine (16%), complicazioni da travaglio e parto (11%), diarrea (8%), sepsi (7%), malaria (5%), a cui nella meta’ circa dei casi si aggiunge la malnutrizione: 161 milioni di bambini sotto i 5 anni si stima siano colpiti da stunting, una forma di malnutrizione cronica.Oggi Save the children ha rilanciato in Expo il progetto Every One.
“Abbiamo raggiunto in 5 anni 39 milioni di bambini con programmi di nutrizione e 95 milioni di mamme e bambini con interventi di salute. Inoltre abbiamo formato quasi mezzo milione di operatori sanitari, per portare cure e assistenza anche nelle comunita’ piu’ lontane e marginali”, spiega Claudio Tesauro, presidente di Save the children Italia. “Il nuovo traguardo che non possiamo mancare e’ al 2030, data entro la quale i leader del mondo si sono impegnati con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) sottoscritti nei giorni scorsi a New York, a sconfiggere poverta’, disuguaglianze e a cancellare la mortalita’ infantile e la fame”, aggiunge Elena Gamba, che ha partecipato all’Assemblea delle Nazioni Unite con una delegazione di adolescenti a rappresentanza di Save the Children.”E’ un traguardo possibile ma a una condizione -spiega Claudio Tesauro-: raggiungere i bambini piu’ emarginati e poveri, perche’ e’ tra loro che la mortalita’ e malnutrizione infantile colpiscono con piu’ intensita’”. Dal 12 ottobre all’1 novembre e’ attivo il numero unico solidale 45505 per sostenere il progetto Every One; e’ possibile donare 2 euro inviando un sms dai cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali o chiamando lo stesso numero da rete fissa Vodafone e TWT. La donazione sara’ di 2 o 5 euro chiamando il 45505 da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali. I fondi raccolti in Italia saranno destinati alla realizzazione di progetti in Egitto, Etiopia, Malawi, Mozambico e Nepal. Dire- (dp) (www.redattoresociale.it)
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