Approvata in Senato la Riforma del Titolo V della Costituzione e licenziato il nuovo articolo 117, che prevede le ripartizioni di competenze tra Stato e Regioni, compresa la sanità. Allo Stato viene affidata potestà legislativa esclusiva per le disposizioni generali e comuni per la tutela della salute e delle politiche sociali, alle Regioni viene concessa autonomia rispetto ai soli aspetti di programmazione e organizzazione dei servizi sanitari e sociali. Viene dato quindi ampio potere allo Stato per quanto riguarda la sanità.
“Esprimiamo preoccupazione – dichiara il Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Pietro Barbieri – per questo passaggio nell’iter della Riforma. Vi troviamo un’impostazione che, con troppa facilità, tende a frammentare i diritti dei cittadini in ambito sociale e sanitario. Uno Stato europeo dovrebbe al contrario essere garante di un universalismo dei diritti dei cittadini su tali materie, e su tutto il territorio nazionale. La visione dello Stato e del federalismo che ne esce fuori ci fa riflettere. Inoltre ci sorge il dubbio se questa operazione possa realmente portare ad una revisione della spesa o se piuttosto non andrà nella direzione opposta.”
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