Abruzzo sesta regione d’Italia, si punta a export

“L’Abruzzo si rimette in moto, con i settori dei mezzi di trasporto e dell’agroalimentare che spingono l’export, grazie anche al boom verso gli Stati Uniti, cresciuto nel primo semestre del 2015 del 21%. Continuare ad investire, puntare sulla qualita’ e sull’innovazione e, soprattutto, fare rete fra le imprese sono fattori che costituiscono leve strategiche per […]

“L’Abruzzo si rimette in moto, con i settori dei mezzi di trasporto e dell’agroalimentare che spingono l’export, grazie anche al boom verso gli Stati Uniti, cresciuto nel primo semestre del 2015 del 21%. Continuare ad investire, puntare sulla qualita’ e sull’innovazione e, soprattutto, fare rete fra le imprese sono fattori che costituiscono leve strategiche per affrontare le nuove incertezze dello scenario internazionale”. E’ quanto ha affermato Giovanni Ajassa, responsabile del Servizio Studi di BNL Gruppo BNP Paribas nel corso del convegno “Cogliere le opportunita’ e comprendere i rischi in un mondo che cambia: Protezione e Reti d’Impresa”, organizzato al Castello di Semivicoli da BNL gruppo BNL Paribas, Confindustria Chieti Pescara e Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo.

Nel corso dell’affollato convegno e’ emerso che nel secondo trimestre del 2015 l’export in Abruzzo e’ cresciuto del 3,5% e la produzione e’ aumentata del 3,4% rispetto allo stesso trimestre del 2014. “In Abruzzo, come in Italia – ha continuato Giovanni Ajassa – ci sono germogli di ripresa che vanno accuditi ed estesi. A partire dalle dinamiche dell’export regionale, i cui introiti nei quattro trimestri terminanti 1a giugno 2015 tornano intorno ai sette miliardi annui di euro, dopo essere pericolosamente scesi a poco piu’ di cinque miliardi di euro l’anno nella fase piu’ acuta della recessione”. Mezzi di trasporto e agroalimentare sono tra i settori dell’economia abruzzese che mostrano, sul fronte dell’export, migliori risultati nella prima meta’ del 2015. L’automotive da solo, impiega circa 19mila addetti e il 20 per cento dell’occupazione manifatturiera regionale.

L’alimentare abruzzese e’ un comparto che, negli anni bui della crisi, ha visto il mantenimento di flussi di investimenti superiori alla media nazionale. “Continuare a investire, puntare sulla qualita’ e sull’innovazione e, soprattutto, fare rete fra le imprese – ha concluso Ajassa – costituiscono ora le leve strategiche per affrontare le nuove incertezze dello scenario internazionale. Incertezze e rischi che oggi si individuano nel rallentamento delle economie emergenti e anche nei riflessi a medio termine del ‘dieselgate’ tedesco”. Segnali interessanti per gli imprenditori abruzzesi, che possono affidarsi alle reti di impresa, uno strumento di politica industriale utile anche per accedere piu’ facilmente al sistema creditizio. “In Italia – ha spiegato Fulvio D’Alvia, direttore RetImpresa Confindustria – ci sono oltre 2 mila e 300 contratti di rete che coinvolgono quasi 12 mila imprese, inoltre il 27% di queste e’ costituito da aziende sparse in piu’ regioni. L’Abruzzo attualmente conta 617 aziende che aderiscono a reti d’impresa ed e’ la sesta regione italiana per reti d’impresa, una leva strategica importante per valorizzare le potenzialita’ del territorio”.

Ma per crescere e’ necessario proteggersi dai rischi del mercato, cosi’ come da un sistema macroeconomico che evolve, tema affrontato da Federico Morelli, Responsabile Bancassurance BNP Paribas Cardif, che ha consigliato ai numerosi imprenditore presenti a Semivicoli: “Di difendere il proprio business dagli imprevisti, immunizzando l’impresa da eventi che possono mettere in crisi il presente e il futuro, proteggendo le persone che lavorano con l’imprenditore e per l’imprenditore”. Particolarmente sentito, dunque, il tema del Secondo Welfare, ossia dell’insieme di benefits e servizi forniti dall’azienda ai propri lavoratori, al fine di migliorare la vita privata e lavorativa. “L’86% delle piccole imprese – ha continuato Morelli – e’ coperta contro l’incendio, ma solo il 30% contro i furti, responsabilita’ civile, rischi tecnologici, merci trasportate, business interruption. Bisogna proteggere il reddito di impresa dal fatalismo, tutelare la redditivita’ con la copertura integrata del capitale investito, del capitale umano e della responsabilita’ civile. Ovviamente le imprese con minore rischiosita’, quelle che appartengono a Reti d’Impresa e che vantano coperture assicurative dei rischi aziendali, dovrebbero ottenere condizioni migliori sul mercato del credito”.

Giocava invece in casa Carmine Pisano, direttore territoriale Centro Italia della BNL, di Pescara, orgoglioso di illustrare ad una folta platea di suoi corregionali il sostegno che i centri BNL Creo per le imprese sparsi in Abruzzo, a Pescara, Vasto e Teramo, possono dare. “Portateci una valida idea – ha affermato Pisano – e vi aiuteremo a sostenerla, seguendovi in tutti gli step necessari, gia’ dalla creazione di un business plan. Oltre ai Centri Creo, la BNL, banca attiva sul territorio e su scala nazionale ed internazionale grazie all’appartenenza al gruppo BNP Paribas, presente in 75 Paesi, e’ la prima banca ad inaugurare un nuovo modo per essere vicini alle aziende, e’ Mestiere Impresa, una piattaforma digitale, uno space business dove far incontrare imprenditori, esperti di economia, finanza e marketing, oltre a specialisti BNL, per sviluppare nuove idee ed occasioni di business, in Italia e sui mercati internazionali”. Mestiere Impresa offre anche un focus sull’internazionalizzazione, con analisi sui mercati esteri per identificare il piu’ adatto ed utile ai propri prodotti; informazioni specifiche per individuare le controparti commerciali e valutarne l’affidabilita’; approfondimenti su soluzioni, servizi e prodotti dedicati da BNL e da BNP Paribas a quanti vogliano esportare la propria attivita’.

Gia’ oggi la Banca ed il Gruppo portano all’estero una nuova azienda ogni giorno. La piattaforma, concepita come un social network professionale al servizio dell’imprenditoria italiana, e’ stata realizzata da BNL insieme ad un campione di imprenditori-clienti, che hanno voluto dare alla Banca, durante incontri e workshop dedicati, il proprio contributo nell’individuare e realizzare strumenti e soluzioni concretamente utili alle loro attivita’. Al convegno di Semivicoli sono intervenuti anche: Ottorino La Rocca, al timone di Valagro e vice presidente Confindustria Chieti Pescara con delega per l’Internazionalizzazione; Daniele Becci, presidente del Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo; Alessandro Addari, vice presidente Confindustria Chieti Pescara e Presidente Servizi Innovativi; Paolo Di Marco, Pd For, consulenza direzionale; e Marco Belisario, vice presidente esecutivo Polo Alta Moda.

Una risposta a “Abruzzo sesta regione d’Italia, si punta a export”

  1. […] Abruzzo sesta regione d’Italia, si punta a export sembra essere il primo su L’Impronta […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *