È stata presentata stamattina nella sede della Camera di commercio di Roma, l’indagine congiunturale delle piccole imprese della citta’ sul consuntivo del primo semestre 2015 e le aspettative per il secondo semestre, realizzata dalla Cna capitolina in collaborazione con il Cer, Centro Europa ricerche, su un campione di 500 imprese. A presentare lo studio e” stato il presidente della Cna di Roma, Erino Colombi, il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti e il vicesindaco uscente della Capitale, Marco Causi.
La ripresa economica c’è anche se non per tutti, le imprese più strutturate faticano di meno rispetto alle micro imprese ma in fin dei conti per il 38,9% delle Pmi il peggio della crisi e’ ormai passato. Considerato l’indicatore sintetico, che unisce fatturato, ordini, fatturato estero, produzione e utile lordo, da inizio anno le micro imprese romane hanno registrato un saldo negativo del 22,9%, contro un saldo positivo dell’11,7% delle imprese piu’ strutturate. Dati in ascesa per la seconda parte del 2015, con le micro imprese che dovrebbero aumentare seppur di poco questo dato (+0,9%) e le pmi crescere ancora del 20%.
SALGONO LE PREVISIONI DI INVESTIMENTO – A salire, anche oltre le previsioni, sono gli investimenti: se il saldo positivo delle imprese che prevedevano di investire e quelle che non ne avevano intenzione era del 21,8%, la realta” ha superato le attese, attestandosi al 31,4%.
IL 64% PMI HA AVUTO ACCESSO AL CREDITO – In ripresa le richieste di credito, a fronte pero’ di un peggioramento delle condizioni: il 64% delle pmi romane ha avuto accesso al credito bancario nel primo semestre 2015, incremento piu’ alto degli ultimi anni (al 33,7% e” stato negato) ma aumentano i tassi (+9,8%), i tempi (+5,4%) e soprattutto le garanzie richieste (+37,5%). Saldo positivo pero” per le richieste di riduzione, rientro o revoca, che scendono del 2% (dal 22 al 20%).
MOLTO MEGLIO LE IMPRESE UNDER 40 E QUELLE ”ROSA” – A livello anagrafico, lo studio della Cna rivela come le pmi, artigiane e non, condotte da under 40 abbiano registrato delle performance migliori: il consuntivo dei primi sei mesi del 2015 riporta un saldo sintetico del +14,1% contro il -11,4% degli over 40. Un gap confermato anche nelle previsioni, +33,3% per i ”giovani” e +3,1% per i ”vecchi”. Buone notizie per l”imprenditoria femminile per l”inizio dell”anno, +7% contro il -5,9% delle imprese condotte da uomini, che pero” dovrebbero superare le colleghe nelle attese per la seconda parte dell”anno (+9,4% contro il +7,4%).
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