Con un’ordinanza cautelare depositata in questi giorni, il Tribunale di Roma ha accertato gravi irregolarità nella Cooperativa 7607 e ha bloccato la distribuzione dei compensi per copia privata agli attori iscritti alla Cooperativa.
Si tratta delle somme destinate ad artisti e relative agli anni 2012 e 2013, incassate dalla Siae perché siano ripartite tra gli intermediari abilitati che rappresentano gli attori sulla base di mandati esplicitamente conferiti.
Destinatari di tali somme sono il NUOVOIMAIE, l’associazione fondata, tra gli altri, da Luca Zingaretti e Lino Banfi, e la Cooperativa 7607, nuovo soggetto, costituito da alcuni volti nuovi del cinema italiano, tra cui Elio Germano e Claudio Santamaria. E tali somme vengono ripartite in base agli elenchi ufficiali degli artisti che hanno scelto l’uno o l’altro intermediario.
Questi elenchi non vengono però resi pubblici dalla Cooperativa 7607, come impone la legge, e si scopre, guarda caso, che molti artisti, che hanno dato mandato al NUOVOIMAIE si trovano indebitamente inseriti nell’elenco di 7607. Tra essi, molti nomi noti del cinema: daIsabella Ferrari a Luca Argentero, da Giorgio Tirabassi a Primo Reggiani, da Luca Ward a Beppe Servillo. E non sono i soli: ve ne sono circa 400 tra i 1254 nominativi contenuti nell’elenco fornito dalla Cooperativa 7607.
Di quali importi parliamo? Il compenso complessivo di copia privata assegnato alla SIAE per gli anni 2012-2013 e da ripartire è pari a 11.682.890,42 euro, di cui 8.808.581,86 aNUOVOIMAIE e 2.874.308,56 alla Cooperativa 7607.
Il NUOVOIMAIE si rivolge al Tribunale di Roma che, con provvedimento di urgenza dell’8 ottobre 2015, confermato da successiva ordinanza, vieta alla Cooperativa 7607 di distribuire i proventi ricevuti per via delle gravi irregolarità riscontrate ed impone alla Siae di non erogare alla Cooperativa 7607 le somme relative agli anni 2012 e 2013. Un po’ come dire: prima vediamoci chiaro.
Si legge nel provvedimento del Tribunale che la Cooperativa 7607, mediante la presentazione a Siae di un elenco di nominativi superiore agli iscritti effettivi, ha conseguito“…un lucro indebito consistente nella percezione di compensi per copia privata video superiori” e che la Cooperativa 7607 ha “…cercato di impedire alla ricorrente l’accertamento dei soggetti che effettivamente risultavano suoi mandanti, costringendola ad adire la giurisdizione amministrativa”.
“Quando non si agisce con trasparenza si finisce col creare un danno a tutti gli artisti”, afferma l’avv. Andrea Miccichè, presidente del NUOVOIMAIE, che precisa: “Abbiamo piena fiducia nella magistratura e nel suo operato, per il rispetto delle regole e nell’interesse di tutti. La concorrenza è un bene prezioso – conclude Miccichè – ciò che invece va temuto sono queste forme di imbarbarimento che finiscono col nuocere a tutti gli artisti”.
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