L’Anci chiede al governo di inserire nel decreto Regioni che dovrebbe essere varato domani un pacchetto di norme urgenti per consentire ai Comuni di chiudere bene i bilanci relativi al 2015. L’Associazione dei Comuni chiede di poter considerare a bilancio almeno il 70% delle spese sostenute nel 2015 per il mantenimento degli uffici giudiziari e che devono ancora essere rimborsate, insieme alla regolazione delle anticipazioni di liquidita’ relative al Fondo di solidarieta’ 2014. Chiede anche il rinvio all’1 gennaio “delle norme sulle Centrali uniche di committenza, per evitare il blocco degli appalti nella fase di incertezza normativa determinata dall’attesa del nuovo codice dei contratti pubblici e dell’approvazione delle norme della Legge di Stabilita’ che modificano proprio le disposizioni relative alle Cuc”.
Allo stesso tempo, segnala l’Anci, “vanno considerate valide le delibere Imu, Tasi, Tari e addizionale comunale all’Irpef approvate dopo il termine del 30 luglio ed entro il 30 settembre: moltissimi Comuni sono stati impossibilitati a determinare le aliquote a causa del ritardo nell’approvazione delle norme sul cosiddetto dl Enti locali e sul riparto del Fondo di solidarieta’ comunale. Sull’Imu sui terreni agricoli, poi, si chiede un’ulteriore verifica relativa al 2015 per determinare i mancati introiti derivanti dalla sua abolizione, visto che le stime (e di conseguenza i rimborsi) del 2014 si erano discostate sensibilmente da quanto realmente incassato dai Comuni”.
L’Anci chiede poi “che vengano escluse dal computo degli obiettivi di Patto le spese sostenute per la gestione degli uffici giudiziari, il pagamento di debiti commerciali pregressi consentito grazie alle erogazioni di liquidita’ del Dl Enti locali, e le spese ‘per obbligazioni determinate da sentenze passate in giudicato'”. A completamento dei correttivi proposti dall’Anci, alcune proposte “per facilitare lo svolgimento delle gare di distribuzione del gas; ‘sconti’ sul Patto per i Comuni liguri colpiti dall’alluvione del 2014, semplificazione delle regole di rendicontazione per i progetti cofinanziati da fondi Ue e un ulteriore pacchetto di misure finalizzate ad armonizzare le regole finanziarie con quelle imposte dalla nuova contabilita’ per gli enti locali”.
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