Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e’ giunto al palazzo presidenziale di Hanoi dove, accolto dagli onori militari, incontrera’ il presidente della Repubblica socialista del Vietnam, Truong Tan Sang. Durante il colloquio, che sara’ seguito dalle dichiarazioni alla stampa, il ministro dello Sviluppo Federica Guidi e il suo omologo vietnamita firmeranno il piano d’azione 2015-2016 per l’attuazione del partenariato strategico tra Italia e Vietnam e l’accordo sulla cooperazione e mutua assistenza amministrativa in materia doganale.
Il Capo dello Stato subito dopo si trasferira’ all’assemblea nazionale per incontrare il presidente Nguyen Sinh Hung. Dopo incontrera’ il primo ministro Nguyen Tan Dung, e infine avra’ un colloquio con il segretario generale del Partito comunista Nguyen Phu Trong. In serata sara’ poi ospite di un pranzo di stato al Centro internazionale dei congressi.
“L’ignoranza e’ la notte della mente, ma e’ una notte senza luna ne’ stelle”. Sergio Mattarella cita Confucio al Tempio della letteratura, la piu’ antica universita’ del Vietnam, per spiegare alle centinaia di ragazzi che nelle universita’ vietnamite studiano l’italiano che cultura e merito sono il viatico per crescere e prosperare, ma anche per confrontarsi con popoli diversi. Il Capo dello Stato comincia la sua seconda giornata ad Hanoi con un incontro con una rappresentanza di giovani studenti di italiano (solo ad Hanoi sono 400) nel l’antica sede della universita’ cittadina, ora sito dell’Unesco, costruita nel 1070 dall’impreatore Ly Thang Tong.
“La cultura e’ il fiore all’occhiello dell’Italia, che vanta un patrimonio unico al mondo, ospita 51 siti dell’Unesco oltre a innumerevoli musei, monumenti e siti archeologici” ricorda il Presidente nel notare che anche in Vietnam l’attenzione alla cultura e all’arte e’ altissima ed e’ proprio questo un tramite per accrescere i rapporti tra i due paesi: “opportunita’ sempre maggiori possono essere dischiuse dalla cooperazione culturale tra Vietnam e Italia, favorita tra l’altro dagli scambi interuniversitari”.
“La cultura e’ il miglior biglietto da visita di un Paese, e’ patrimonio da preservare e coltivare accuratamente” Mattarella spiega, come altrettanto lo e’ la lingua, “strumento insostituibile” perche’ oltre a permettere di comunicare “consente di avvicinare, condividere e confrontarsi su valori fondamentali quali la tolleranza, l’amicizia e il rispetto per i diritti e le liberta’ altrui. Un avvicinamento ideale che non teme le distanze geografiche, che alimenta la sete di conoscenza e i rapporti tra i Paesi”. Tra cortili e pagode, dove sono rappresentati con statue di tartarughe gli studiosi che riuscirono a laurearsi, il Capo dello Stato ha poi visitato alcuni altari con statue di Confucio, a cui e’ dedicato il tempio, ed ha quindi ascoltato un breve concerto di strumenti tradizionali che hanno intonato canzoni vietnamite ma anche ‘O sole mio’. Dopo aver suonato un antico gong, Mattarella ha lasciato il Tempio della letteratura per recarsi piu’ tardi nella sede depresidente del Vietnam; subito dopo si terranno gli incontri con il primo ministro, il presidente dell’Assemblea nazionale e il segretario generale del Partito comunista.
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