Il Ministero della Difesa francese ha annunciato che, dieci cacciabombardieri francesi hanno sganciato nelle ultime ore 20 bombe sulla roccaforte del sedicente Stato Islamico (Is) a Raqqa, nel nord della Siria, distruggendo un posto di comando, un campo di addestramento e un deposito di armi e munizioni. Precisando che in totale 12 velivoli sono stati impegnati simultaneamente, partendo dagli Emirati arabi uniti e dalla Giordania, dove Parigi mantiene sei Rafale e sei Mirage 2000.
L’operazione è stata condotta in collaborazione con le forze di intelligence statunitensi in seguito agli attentati di venerdì a Parigi, rivendicati dall’Is che anno provocato almeno 129 morti e 350 feriti. Gli ultimi raid francesi sono stati nettamente piu’ intensi rispetto alle quattro operazioni precedenti, che avevano mobilitato meno caccia e si erano concentrate piu’ a sud-est, nell’area di Deir Ezzor. A Raqqua, in base alle informazioni ufficiali, non si conterebbero vittime civili, anche se secondo notizie diffuse in alcune zone mancherebbero già acqua ed elettricità, ma c’è il timore che una popolazione già provata dalla guerra resti nuovamente colpita.
La Francia, che da un anno fa parte della coalizione internazionale contro l’Is in Iraq, ha deciso a settembre di estendere le sue operazioni in Siria. A centri di addestramento di presunti ‘jihadisti’ capaci di condurre attacchi in Europa, hanno puntato i primi raid, in seguito hanno mirato siti petroliferi sfruttati dall’Is.
A seguito degli attentati di Parigi, il presidente François Hollande ha annunciato il rafforzamento delle operazioni in Siria, confermato anche ieri in una conversazione telefonica fra il suo ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian, e il suo omologo statunitense, Ashton Carter. Il governo francese dispieghera’, inoltre, a dicembre la portaerei Charles de Gaulle nel Golfo Persico: con 24 apparecchi a bordo, triplichera’ la capacita’ delle operazioni aeree.
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