Italia: un bimbo su 10 troppo povero per festa compleanno

Quasi un bambino su dieci in Italia vive in famiglie che non possono permettersi di festeggiare il suo compleanno e invitare a casa i suoi amici, di comprargli abiti e libri nuovi, di mandarlo in gita scolastica. E’ quanto racconta il sesto Atlante dell’Infanzia (a rischio) ‘Bambini senza. Origini e coordinate delle poverta’ minorili’, diffuso […]

Quasi un bambino su dieci in Italia vive in famiglie che non possono permettersi di festeggiare il suo compleanno e invitare a casa i suoi amici, di comprargli abiti e libri nuovi, di mandarlo in gita scolastica. E’ quanto racconta il sesto Atlante dell’Infanzia (a rischio) ‘Bambini senza. Origini e coordinate delle poverta’ minorili’, diffuso oggi da Save the Children. Secondo il dossier, che ieri e’ stato consegnato nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, circa un bambino su 20 non puo’ contare su due paia di scarpe l’anno (di cui almeno uno utilizzabile in ogni stagione) e non riceve un pasto proteico al giorno.

Privati di una vita dignitosa e delle opportunita’ per sviluppare i propri talenti anche a causa della crescente illegalita’ di cui sono vittime dirette e indirette, sono centinaia di migliaia i minori in Italia che, documenta il rapporto, vivono in un ambiente povero dal punto di vista sociale ed educativo. Un bambino su 6 – si legge ancora nel dossier – non ha la possibilita’ di frequentare corsi extrascolastici (musica, sport, ecc), quasi uno su 3 di trascorrere almeno una settimana di vacanza lontano da casa e solo 3 bambini su 10 che frequentano la scuola primaria hanno il tempo pieno a scuola e nel 40% degli istituti scolastici principali non c’e’ il servizio mensa. Inoltre, un alunno di 15 anni su quattro non raggiunge il livello minimo di competenze in matematica e uno su 5 in lettura. Sono poi oltre 500.000 i giovani (15-29 anni) che negli anni hanno deciso di trasferirsi al Nord per trovare lavoro e condizioni di vita migliori. Per la gran parte laureati.

“La sesta edizione dell’Atlante documenta le deprivazioni piu’ gravi che colpiscono i bambini in Italia, portando alla luce l’impatto devastante dell’illegalita’ nelle loro vite”, spiega Valerio Neri, direttore generale Save the Children Italia. “Le mafie e i fenomeni corruttivi esercitano una violenza diretta e indiretta sui minori – osserva Neri – possono causarne la morte ma anche bloccare il loro sano sviluppo coinvolgendoli precocemente in attivita’ criminose e allontanandoli da scuola. Distorcono le economie e il mercato del lavoro, rendendoli accessibili solo a chi accetta le logiche dell’illegalita’. Sperperano i soldi pubblici anziche’ impiegarli in servizi sociali, spazi pubblici e scuole”. E tra le numerose ferite che affliggono l’infanzia in Italia, l’Atlante documenta il clima di violenza nel quale crescono troppi bambini, che segna il loro rapporto con la citta’ e il quartiere, la relazione con i coetanei (per i fenomeni di bullismo e di discriminazione), la vita in casa: si stimano in circa 400mila i minori vittime di violenza dentro le pareti domestiche.

Non si puo’ infine non ricordare la condizione dei minori stranieri che arrivano in Italia da soli (nell’ultimo anno piu’ di 11mila) che, dopo un viaggio spesso drammatico, anche in Europa sono a rischio di cadere in circuiti criminali di sfruttamento, se non si attiva una adeguata rete di protezione. Per questo,nell’ambito della campagna “Illuminiamo il Futuro” – che ha l’obiettivo di debellare la poverta’ educativa entro il 2030 – Save the Children ha aperto in 8 regioni 13 Punti Luce e altri 3 saranno inaugurati il 20 novembre a Milano-Quarto Oggiaro, in collaborazione con Acli Lombardia2, a Napoli-Chiaiano, in collaborazione con l’ A.P.S. Coordinamento Genitori Democratici Napoli3, a Sassari-Latte Dolce, in collaborazione con l’UISP, Comitato Provinciale di Sassari4.

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