La criminalita’ spaventa ma in quanto a motivo di panico, anche restare senza parcheggio non scherza. Secondo l’Istat, nel report sulla soddisfazione di vita dei cittadini italiani, nel 2015 i problemi maggiormente sentiti dalle famiglie con riguardo alla zona in cui vivono sono il rischio di criminalita’ (41,1%) e il traffico (38,4%). Nella classifica, al terzo posto, c’e’ anche la difficolta’ di parcheggio (37,3%) e l’inquinamento dell’aria (36,7%); seguono la sporcizia nelle strade (31,6%), il rumore (31,2%), le difficolta’ di collegamento con i mezzi pubblici (30,5%) e la qualita’ dell’acqua di rubinetto (30,0%). Infine, il 9,2% delle famiglie segnala irregolarita’ nell’erogazione dell’acqua.
Rispetto al 2014, cresce la quota delle famiglie che dichiarano problemi nella zona in cui vivono. In particolare e’ in aumento la percezione del rischio di criminalita’, soprattutto nel Centro-nord. Oltre alla sicurezza, al Nord le famiglie indicano soprattutto l’inquinamento dell’aria (38,3%), mentre nelle regioni del Centro il traffico (41%) e le difficolta’ di parcheggio (40%). Traffico e parcheggio sono segnalati anche dalle famiglie del Mezzogiorno (rispettivamente 39,4% e 40,2%), dove ha un peso anche la difficolta’ di collegamento con i mezzi pubblici (36,3%). L’irregolarita’ nell’erogazione dell’acqua, cosi’ come la scarsa qualita’ dell’acqua di rubinetto sono aspetti messi in evidenza in particolare dalle famiglie residenti nel Mezzogiorno.
Gli italiani hanno sempre meno fiducia negli estranei, ma anche il vicino di casa ormai non da’ piu’ affidabilita’. E invece con le forze dell’ordine, si sentono piu’ sicuri. Nell’indagine sulle soddisfazioni di vita nel 2015, l’Istat ha rivolto la cosiddetta “domanda del portafoglio” (wallet question) per valutare con che probabilita’ si ritiene possa essere restituito un portafoglio smarrito se a ritrovarlo e’ un vicino di casa, un appartenente alle forze dell’ordine o un perfetto sconosciuto. Il maggior grado di fiducia viene accordato agli esponenti delle forze dell’ordine (81,2%), seguiti dai vicini di casa (il 69,4% ritiene probabile il vedersi restituito il portafoglio se trovato da uno di loro) e dagli estranei (11,1%).
Confrontando il dato rilevato nel 2015 con quello degli anni precedenti, si evidenziano peggioramenti sulla probabilita’ di restituzione da parte del vicino di casa, che scende al 69,4% dal 71,0% del 2014, e la fiducia riposta nel completo sconosciuto, dall’11,1% al 12,3%. Non cambia il giudizio espresso sugli appartenenti alle forze dell’ordine che e’ comunque, la figura sulla quale la fiducia e’ maggiore.
Molto accentuate sono le differenze territoriali. Anche in questo caso la sfiducia e’ molto piu’ elevata nel Mezzogiorno indipendentemente dalla figura a cui si fa riferimento. Le differenze sulla possibilita’ di restituzione del portafoglio da parte di un vicino e’ notevole tra Centro-Nord e Mezzogiorno (74,4% nel Nord, 71,8% nel Centro, 61,3% del Mezzogiorno). Per cio’ che riguarda le forze dell’ordine, la percentuale e’ oltre l’80% per il Centro-Nord e il 77,1% per il Mezzogiorno mentre a dar fiducia ad un perfetto sconosciuto sono il 13,3% degli abitanti del Nord, il 10,7% di quelli del Centro e solo l’8,4% dei residenti nel Mezzogiorno. Non si rilevano grandi differenze di genere, tranne sulle forze dell’ordine, che godono di una maggior fiducia tra le donne. Rispetto all’eta’, quelli che nutrono minore fiducia nei confronti del vicino sono gli over64, i quali sono anche i piu’ fiduciosi nelle forze dell’ordine. Se si considerano condizione professionale e titolo di studio, le persone di status sociale piu’ elevato tendono a essere in generale piu’ fiduciose.
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