Negli ultimi anni sono stati compiuti notevoli passi avanti nelle tecniche di individuazione delle malattie allergiche, il più importante dei quali è la diagnostica molecolare. Circa 300 ricercatori e medici specialisti di tutto il mondo si sono dati appuntamento a Lisbona (Portogallo) per il 6° Simposio Internazionale sull’Allergologia Molecolare (6th International Symposium on Molecular Allergology – ISMA 2015), organizzato dall’Accademia Europea di Allergologia e Immunologia Clinica (EAACI), per discutere i vantaggi e le implicazioni di tale metodo di diagnosi.
L’allergia agli acari della polvere (HDM) è tra le più diffuse in Europa: il 50% dei pazienti affetti da allergia soffre di allergia agli acari, ovvero quasi il 10% della popolazione.
La scoperta di un nuovo allergene (Der p 23) apre le porte a una maggiore precisione diagnostica dell’allergia agli acari della polvere in pazienti affetti da riniti, asma e dermatiti atopiche. “Si tratta di una scoperta importantissima, in quanto il 70% dei pazienti affetti da allergia agli acari della polvere ha avuto una forte reazione all’allergene. Grazie alla sua elevata frequenza e attività allergica, l’allergene Der p 23 va considerato come un componente essenziale nella diagnosi e nell’immunoterapia specifica dell’allergia agli acari della polvere“, ha spiegato la Dott.ssa Susanne Vrtala, della Divisione di Immunopatologia dell’Università di Medicina di Vienna (Austria).
La disponibilità di allergeni molecolari clinicamente rilevanti sta consentendo a medici specialisti e allergologi di formulare diagnosi e piani di gestione più certi. Detto ciò, “il campo dell’allergologia molecolare è agli esordi in termini di disponibilità e applicazione delle molecole“, hanno sottolineato ilProf. Robert G. Hamilton, della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimore(Stati Uniti) e il Dott. Joerg Kleine-Tebbe, dell’Allergy and Asthma Center Westend, Outpatient Clinic Hanf, Ackermann & Kleine-Tebbe di Berlino (Germania). In ogni caso, la diagnostica molecolare delle malattie allergiche si è già affermata come test secondario essenziale.
Il Prof. Domingo Barber, dell’Instituto de Medicina Molecular Aplicada dell’Universidad CEU San Pablo di Madrid (Spagna), ha affermato che numerosi studi clinici condotti in Spagna hanno portato a un cambio radicale nelle modalità di diagnosi e trattamento dei pazienti. “Con le tecniche convenzionali quasi il 25% dei pazienti affetti da allergie non riceve un valido diagnostico e di conseguenza i trattamenti risultano inadeguati“, ha spiegato il Prof. Barber. Barber sostiene inoltre che con l’analisi molecolare è possibile formulare diagnosi più sensibili e affidabili di quelle ottenute con i metodi tradizionali.
Lascia un commento