“Il terrorismo è un cancro, i terroristi che uccidono in nome dell’Islam sono dei criminali. Siamo qui per dire che l’Islam è amore, è tolleranza, è rispetto”. Sono circa cinquecento i musulmani d’Italia scesi in piazza Santi Apostoli, nonostante pioggia e vento, per condannare gli attentati di Parigi e dire no al terrorismo. ‘Not in my name’, non nel mio nome, è lo slogan della manifestazione organizzata dall’Ucoii e che ha portato in strada uomini, donne e bambini di fede islamica.
Tanti sono cittadini italiani, altri sono immigrati; a loro si sono aggiunti italiani di altre fedi venuti qui per solidarietà al popolo francese. Ci sono tante bandiere della pace, altre di Stati africani e mediorientali: Egitto, Algeria, Marocco, Palestina. “Tutti quei messaggi sul web stanno rovinando l’Islam– dice Salif, originario del Senegal- non è giusto dire ai ragazzi di andare a uccidere, a fare la guerra”. Una ragazza algerina aggiunge: “L’Islam non è terrorismo, l’Islam è pace. Noi cerchiamo la pace sulla terra“. Sfilano anche politici e sindacalisti: Susanna Camusso, Maurizio Landini, Lucio Malan, Marcello De Angelis, Arturo Scotto, Fabrizio Cicchitto, Pierferdinando Casini.
Dal palco di piazza Santi Apostoli viene letto un messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Gli assassini vogliono piegarci facendoci rinunciare ai valori di solidarietà e al nostro umanesimo. Noi non ci piegheremo. In questo momento storico, il dialogo tra le religioni, a partire dal Mediterraneo, è essenziale per vivere in pace e costruire il futuro. I tanti cittadini italiani di fede musulmana che in voi si riconoscono, insieme ad altri fedeli che vivono e lavorano nel nostro paese, sono e devono sentirsi parte di questa comune battaglia contro il terrore”. Ogni tanto si alza un coro che dice “no all’Isis”, in tantissimi si concedono a fotografi e telecamere. Ci sono donne col velo, bambini con cartelli che giurano #notinmyname. La manifestazione, dal palco, la chiude Khalid Chaouki, il deputato del Pd che ha promosso questa manifestazione e che da oggi vive sotto scorta: “Noi non abbiamo paura di nessuno. All’Isis diciamo che nessuno può toccare la nostra comune convivenza. Questa è una giornata storica per l’Italia”.(Dire)
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