Quando si parla di prevenzione in salute il valore del cambiamento assume un’importanza di primo piano, se rapportato a quei gesti quotidiani che accompagnano la vita di tutti i giorni. Prendersi cura del proprio bambino, fare una corsa nel parco al mattino presto, mettere in tavola piatti cucinati in maniera sana, per tutta la famiglia. Piccoli gesti d’amore, per sé o per i propri cari, che contribuiscono a fare la differenza nell’ottica di un cambiamento culturale a tutela della salute.
#4change, il progetto promosso da Dompé, azienda biofarmaceutica italiana, con il sostegno della Fondazione Umberto Veronesi, è nato proprio per raccontare questi atti di prevenzione quotidiani, avvalendosi della velocità e della capillarità di Twitter, il Social Network di microblogging che ogni giorno raccoglie le storie e i pensieri di milioni di persone.
Un impegno che si inserisce nel più ampio approccio alla Corporate Social Responsibility, che Dompé ha scelto di focalizzare a sostegno di progetti che possano favorire un cambio culturale e una presa di coscienza attorno a temi di particolare rilievo.
Ambasciatori speciali del progetto oltre a Nathalie Dompé, Responsabile della Corporate Social Responsibility del Gruppo, anche Marco Bianchi, divulgatore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi, il giornalista Matteo Grandi, l’autore e attore Carlo Gabardini, gli youtubers Sofia Viscardi e Michele Bravi, e l’attrice Claudia Alfonso. Tutti protagonisti del web spot di lancio dell’iniziativa – online sul canale YouTube Dompé da settembre – con cui è stato chiesto agli utenti di raccontare la propria idea di amore e prevenzione postando un tweet, una foto, o un video con l’hashtag #4change. Oltre 7.000 gli utenti della rete che hanno risposto all’appello, facendo rapidamente salire #4change tra i trending topic di Twitter a poche ore dal lancio dell’iniziativa e generando, in pochi giorni, circa 4 milioni di interazioni.
Tra tutti i post pervenuti dagli utenti sono stati selezionati i quattro “racconti in 140 caratteri” più coinvolgenti, che sono poi diventati i soggetti di altrettanti cortometraggi: “Portami con te” di Alessandro Piva; “Tutte le cose orribili che ci sono negli ascensori (Le scale ti salvano la vita)” di Claudio Di Biagio; “Felicità” della creator Sofia Viscardi e “La rapina” della casa di produzione Don’t Movie. I corti, disponibili sul canale YouTube Dompé, sono stati presentati all’Università IULM di Milano, nel corso di un evento che ha visto la partecipazione di tutti gli ambasciatori del progetto e del critico cinematografico Gianni Canova, insieme ai registi dei cortometraggi.
“Oggi, molte delle patologie più diffuse hanno alla base fattori di rischio ascrivibili a stili di vita non corretti, e dunque direttamente collegati alla responsabilità individuale. Ciò vuol dire che proprio favorendo piccoli cambiamenti quotidiani, possiamo contribuire a ‘volerci bene’. #4change nasce per questo: diffondere e promuovere un reale cambio di cultura che possa riflettersi nelle nostre abitudini e, dunque, nella nostra salute”, spiega Nathalie Dompé, Responsabile della Corporate Social Responsibility dell’azienda. “La prevenzione e l’innovazione, in salute, passano anche attraverso i piccoli gesti che compiamo ogni giorno per noi o per i nostri cari: non sempre i mutamenti che impattano sulla nostra qualità di vita provengono da cambiamenti eclatanti. A riprova di ciò, le migliaia di storie che gli utenti hanno voluto condividere con noi su Twitter, e che ho seguito in prima persona dal mio profilo: una vera e propria onda virtuosa di voglia di prevenzione. I cortometraggi che ne ricaveremo serviranno a rendere ancora più capillare il claim del progetto: la prevenzione è un gesto d’amore!”
Fondamentale il sostegno della Fondazione Umberto Veronesi, che fin dal suo nascere ha perseguito un unico obiettivo: promuovere il progresso delle scienze, risorsa del benessere del singolo e della crescita etica, civile e sociale della collettività. “Il pensiero scientifico – dichiara il suo fondatore e Presidente Professor Umberto Veronesi – ha un valore etico e deve contribuire alla crescita morale, umana e civile dell’uomo e della terra, dando il suo apporto ai dibattiti sulla difesa dei fondamenti dei diritti umani e coniugandosi col bene universale, riferito al rapporto delle persone fra loro e al bene comune”.
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