Questa mattina, con due separati atti, la Basilica di Collemaggio e’ stata consegnata formalmente dal Comune dell’Aquila all’Eni e da questo alla Arcas SpA, impresa che ne curera’ i lavori della sua ricostruzione. Lo afferma in una nota l’assessore comunale alla Ricostruzione, del Comune dell’Aquila, Pietro Di Stefano. “Le operazioni di allestimento del cantiere – ha detto – inizieranno gia’ nei prossimi giorni, mentre il cantiere sara’ attivo gia’ a ridosso delle festivita’ natalizie come ci era gia’ stato comunicato. Siamo stati pressanti e in questo ci ha animati l’esigenza improcrastinabile di restituire alla citta’ uno dei suoi beni architettonici di maggiore pregio, un luogo simbolo di spiritualita’ e perdono. I lavori di ricostruzione della Basilica e l’auspicato inserimento della Perdonanza Celestiniana nella Lista rappresentativa dei Beni culturali immateriali dell’umanita’, rappresentano un tassello importante nel futuro della citta’. Il progetto – ha aggiunto Di Stefano – nasce da un modello unico di collaborazione istituzionale che ha affidato alla Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici d’Abruzzo la progettazione, la direzione dei lavori e il coordinamento per la sicurezza e le attivita’ tecnico – scientifiche ad un gruppo di universita’ (Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma e l’Universita’ de L’Aquila) integrato da geologi e ingegneri Eni. Questa alleanza tra pubblica amministrazione, universita’, impresa e citta’ – ha concluso – offre un esempio sinergico efficace e operativo che ha avuto l’obiettivo di coniugare il miglioramento sismico della Basilica con il rispetto delle esigenze di tutela dei valori storici ed artistici del monumento. L’obiettivo previsto per la fine dei lavori e’ nella seconda meta’ del 2017; allora la citta’ potra’ avere finalmente restituita la Basilica di Celestino V”.
Venerdi’ 27 novembre alle ore 11.00, presso la Sala Polifunzionale del villaggio MAP di Fossa (accanto alla sede USRC), sara’ presentato il Protocollo d’Intesa fra l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del cratere (USRC), l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Abruzzo (USR) e l’INDIRE, il piu’ antico istituto di ricerca del Ministero dell’istruzione (MIUR), punto di riferimento per la ricerca educativa in Italia. Lo afferma in una nota lo stesso ufficio per la Ricostruzione. Grazie alla sottoscrizione dell’accordo sara’ possibile avvalersi della collaborazione del prestigioso Istituto di ricerca per sperimentare, negli interventi di ricostruzione e messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico, la progettazione di spazi adeguati ai nuovi modelli didattici, ma anche per formare i docenti ad insegnare in ambienti didattici innovativi. All’incontro parteciperanno amministratori e dirigenti scolastici interessati dal Piano Scuole Abruzzo, Il Futuro in Sicurezza gestito dal Settore Edilizia Scolastica dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere, nonche’ istituzioni parlamentari civili, militari e rappresentanti delle Province e del Consiglio Regionale. Saranno presenti Giovanni Biondi, Presidente dell’Indire, Ernesto Pellecchia, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Abruzzo, e Paolo Esposito, Titolare USRC. Le conclusioni sono affidate all’architetto Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura Tecnica di Missione per l’Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, istituita nel 2014 dal Governo Renzi per dare impulso agli interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica in Italia.
Il piano “Scuole d’Abruzzo – Il Futuro in Sicurezza” e’ finalizzato alla riparazione, ricostruzione e messa in sicurezza del patrimonio scolastico danneggiato dagli eventi sismici iniziati il 6 aprile 2009. L’USRC – Settore Edilizia Scolastica ha competenza sugli edifici che ricadono nell’ambito dei Comuni d’Abruzzo ad eccezione di quelli ricadenti nel Comune di L’Aquila. 150 interventi per uno stanziamento di circa 150 milioni di euro che coinvolgono 4 province e 96 comuni, e quasi 27.000 studenti abruzzesi. I lavori riguardano la riparazione, il miglioramento sismico e, in alcuni casi la costruzione di nuovi edifici scolastici. Ad oggi e’ stato istruito oltre il 50% del Piano con l’approvazione di 69 interventi per un ammontare di quasi 60 milioni di euro, di cui 22 milioni sono gia’ stati trasferiti alle amministrazioni competenti.
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