Un “Polo Tecnologico” per la ricerca e lo sviluppo, capace di realizzare un’integrazione progettuale e operativa tra intelligence, universita’ e aziende. E’ la nuova frontiera della cyber defence italiana, presentata in occasione della seconda edizione di ICT4INTEL 2020, due giorni di confronto sui temi dell’Ict (Information and communication technology) alla Scuola di formazione dell’intelligence, il campus del comparto. Il Polo Tecnologico nasce come “luogo unitario, fisico e logico in cui integrare, coordinare, sintetizzare e ottimizzare idee, esperienze e risorse nel quadro di una partnership pubblico-privato per la sicurezza cibernetica”. Parte attiva del progetto e’ Finmeccanica, con le sue risorse e? le sue competenze tecniche in materia.
Mettendo assieme il mondo accademico e la realta’ delle piccole e medie imprese, il Polo si propone come moltiplicatore di opportunita’ e occasione di sviluppo di un’ampia gamma di nuove tecnologie a supporto della sicurezza nazionale: il tutto attraverso attivita’ di formazione e un aggiornamento costante, proteso anche all’acquisizione di risorse finanziarie attraverso la partecipazione a progetti europei. Il Dis, diretto dall’ambasciatore Giampiero Massolo, si fa cosi’ carico della costruzione di un ulteriore progetto strategico: sono proprio le piccole e medie imprese quelle piu’ esposte ad attacchi hacker. Da qui la necessita’ di proteggere gli interessi nazionali da cellule di attivismo digitale e prevenire attivita’ ostili a danno dell’industria.
In materia di cyber sicurezza, tra i compiti che il governo ha assegnato al Dis c’e’ anche quello di promuovere ogni iniziativa volta a promuovere e diffondere la conoscenza e la consapevolezza dei rischi derivanti dalla minaccia cibernetica e sulle misure necessarie per prevenirli. Il cyberspazio costituisce infatti un contesto ideale per operazioni di spionaggio economico o industriale in quanto permette di acquisire indebitamente grandi volumi di informazioni e di dati sensibili in modo relativamente anonimo. Nell’ambito dell’accordo di collaborazione tra il Dis e il Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica rientra anche il Laboratorio nazionale di cybersecurity che coinvolge 250 docenti e ricercatori di 32 universita’. Una struttura che mira a garantire il potenziamento delle misure di protezione per eventuali attacchi cibernetici sia nella pubblica amministrazione sia nelle imprese.
Lascia un commento