“L’intenzione di Intecs di ridimensionare nei prossimi 2 anni il personale ci era purtroppo già nota e per questo siamo da tempo al lavoro alla ricerca di una soluzione. L’appello rivolto al ministero del Lavoro perché il governo si occupi di questo ennesimo dramma per il tessuto produttivo dell’Aquila non è rimasto inascoltato. In continuo contatto con i lavoratori e con i rappresentanti sindacali, primo tra tutti Alfredo Fegatelli della Cgil, stiamo lavorando per ottenere ammortizzatori sociali e la nostra richiesta è di attivare contratti di solidarietà di tipo b, in grado di scongiurare i licenziamenti. Con il sottosegretario Bellanova e con il ministro Poletti ho avuto già modo di interloquire e spiegare la gravità della situazione”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta a L’Aquila.
“Nel testo approvato al Senato della legge di stabilità – prosegue Stefania Pezzopane – è prevista la possibilità per le Regioni di concedere gli ammortizzatori sociali in deroga ancora per il 2016. Questa è una buona notizia per tanti lavoratori. In aggiunta, abbiamo avanzato la richiesta al ministero del lavoro di avviare in Intecs contratti di solidarietà. La situazione della Intecs è un’ulteriore emergenza che L’Aquila e l’Abruzzo devono affrontare e ci stiamo impegnando al massimo per trovare soluzioni per i lavoratori”.
NdR: In un territorio ferito si continua a non fare l’interesse comune, ma a salvaguardare i “pochi” prediletti dalla politica. Ci chiediamo, perchè la Politica non è scesa a difesa dei primi trenta lavoratori licenziati nel 2013? Come può essere così ingenua, Lei, da pretendere che risolva con un colpo di bacchetta magica i problemi della nostra città sgangherata, rovinata da un tessuto produttivo alla deriva e da sindacati paleolitici, incapaci di comprendere la realtà mutante e di fronteggiarla con mezzi adeguati? Purtroppo noi italiani ci accorgiamo benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Il privilegio, cara Senatrice, va combattuto e distrutto ovunque si annidi.
Lascia un commento