Ci sono praticamente due “Italie” per quanto riguarda la propensione alla maternita’ nel nostro Paese con conseguenze sulle nascite: al Centro Nord, prevale la tendenza al figlio unico, al Sud, si mettono invece al mondo due o piu’ figli. Secondo il rapporto Istat sulla natalita’, esiste, da un lato, un Centro-Nord da lungo tempo al di sotto del livello di sostituzione (circa 2 figli per donna). Il modello di fecondita’ si e’ andato sempre piu’ caratterizzando per una quota importante di donne senza figli (piu’ di una su quattro nel Nord e poco piu’ di una su cinque al Centro per la generazione del 1970) e per una elevata frequenza di donne con un solo figlio (quasi il 30% al Nord e il 24% al Centro).
Al contrario, nel Mezzogiorno la proporzione di donne senza figli, sebbene in aumento, risulta decisamente piu’ contenuta (inferiore al 20% per le nate nel 1970) e il modello con due figli e piu’ rimane maggioritario (71% al Sud per la generazione delle nate nel 1970).I differenti modelli territoriali si caratterizzano anche per una diversa cadenza del comportamento riproduttivo. L’eta’ mediana al primo figlio e’ cresciuta notevolmente di generazione in generazione su tutto il territorio nazionale, ma se le donne nate nel 1950 mostravano un calendario piuttosto omogeneo (circa 24 anni), per le generazioni piu’ giovani si vanno delineando significative differenze territoriali. In particolare, per la generazione del 1970, l’eta’ mediana al primo figlio si attesta intorno ai 31 anni al Centro-Nord mentre e’ di poco superiore ai 27 anni nel Mezzogiorno.
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