«Dopo aver predisposto i miei ordini del giorno presentati in Senato e di cui alcuni respinti come ad esempio quello relativo alle disabilità e quello riguardante i giovani e i minori rimasti orfani a causa del sisma e dei quali lo Stato si è completamente dimenticato non riconoscendogli alcun tipo di sostegno economico oltre che morale, ho notato non solo che sono stati decurtati 2 milioni e 320mila euro, destinati al funzionamento degli uffici comunali per l’assistenza alla popolazione post terremoto ma anche che identica somma è stata reinserita nella Legge di Stabilità». È quanto afferma la Senatrice aquilana di M5S, Enza Blundo in merito ai tagli del Governo rispetto alla ricostruzione: «Sembrerebbe il ‘gioco delle tre carte’ ‘prendi da una parte e metti dall’altra’, mentre a L’Aquila non è mai stato riconosciuto il dovuto agli orfani minori e giovani maggiorenni che non solo dopo il sisma si sono ritrovati orfani di uno o entrambi i genitori, ma che tutt’ora versano in condizioni di indigenza a causa di questo evento drammatico».
«Nel contempo – prosegue Blundo – continua a non essere chiaro a chi e perché vengono elargiti i fondi per la ricostruzione e se costoro che ne usufruiscono siano davvero stati danneggiati dal sisma del 2009. I ragazzi maggiorenni e i minori che vivevano con i propri genitori ed erano senza occupazione oppure impegnati in ambito scolastico, si sono ritrovati nel giro di poche ore ad avere gravi problemi economici e a scommettere la sorte quotidianamente per la loro sopravvivenza».
«Infine – conclude Blundo – la sostituzione degli uffici per la ricostruzione, USRC con quelli USR appare alquanto inconcludente poiché il primo ente ha sempre lavorato bene e con la massima trasparenza possibile rendendo un egregio servizio a tutta la cittadinanza oltre che all’amministrazione comunale. Mi auguro a questo punto che anche gli uffici USR lavoreranno con identici parametri di onestà e trasparenza».
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