Gianfranco Fini è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Fini ha commentato l’episodio che l’ha visto protagonista di un battibecco con alcuni studenti al convegno “Io ho paura” all’Università Guglielmo Marconi, sul tema del terrorismo e dell’immigrazione. “Le persone che mi hanno posto quelle domande –ha spiegato Fini- non mi sembravano propriamente a conoscenza dei meccanismi collegati all’immigrazione clandestina e al disagio sociale. Bisogna dire che nella politica italiana c’è poca leadership e troppa followship. Ovvero, più che tentare di guidare e agire per far comprendere la realtà, c’è la tentazione di seguire gli umori e parlare alla pancia più che alla testa degli interlocutori. Questo secondo me non fa onore alla politica. Il fatto del presepe vietato è un’autentica follia, una decisione profondamente sbagliata. Ma è altrettanto sbagliato mettere il cappello di quel partito per contestare quella decisione”.
L’Europa che non c’è. “Non c’è una politica estera comune e di conseguenza una politica di difesa comune –ha dichiarato Fini-. L’Europa rischia di implodere se continua a non essere unita. Gli appelli di Hollande sono sostanzialmente caduti nel vuoto. Renzi ha detto che l’Italia è pronta a fare qualcosa di più contro il terrorismo solo nell’ambito di una grande coalizione, cosa che però è molto difficile perché ognuno ha interessi diversi in Medio Oriente”.
Su Renzi. “Renzi sembra dar ragione a Napoleone, che voleva generali più fortunati che bravi -ha affermato Fini-. Renzi ha la fortuna di non avere dei competitor credibili”.
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