“Una holding per le attivita’ cinematografiche ed audiovisive per L’Aquila e l’Abruzzo. Questa e’ la mia proposta. Ma uccidere il Centro sperimentale di cinematografia dell’Aquila e’ da kamikaze. Sono da tempo in contatto con il direttore Marcello Foti ed ho chiesto piu’ volte sia al presidente della Regione D’Alfonso che al vicepresidente Lolli di incontrare i vertici e di affrontare l’assurda situazione del Centro sperimentale, che non puo’ andare avanti senza il sostegno regionale. Siamo di fronte alla solita impasse di un importante istituzione didattica e ad un nodo importante: quale ruolo intende avere la Regione per sostenere la cultura in Abruzzo? Spero che questo mio ulteriore appello venga ascoltato”.
Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta a L’Aquila. “Non liquidiamo queste cose con superficialita’, sono luoghi preziosi – prosegue Pezzopane – e invito tutti a chiedersi perche’ non si possa far ripartire il settore audiovisivo e cinematografico a L’Aquila. Inteso come cultura,formazione e didattica e attivita’ produttiva coinvolgendo tutti i soggetti in campo, ricostruendo con i fondi disponibili la sede dell’Accademia dell’Immagine a Collemaggio, con La Lanterna Magica e la film commission, con i Festival dell’Aquila e Sulmona ed altro ancora, potrebbero costituire una straordinaria holding del cinema e dell’audiovisivo. Se si vogliono sponsorizzare e sostenere nuove iniziative, questo non puo’ accadere ai danni di chi gia’ opera con grandi professionalita’. Il Centro sperimentale – ricorda ancora la senatrice – e’ nato dopo il sisma, grazie ad un accordo tra Regione, Provincia, Comune dell’Aquila e Mibact, per garantire la prosecuzione delle attivita’ legate alla formazione di giovani leve in ambito cinematografico e di produzione di audiovisivi. Rappresenta, dunque, un centro d’eccellenza che va mantenuto in Abruzzo e che costituisce per L’Aquila una riconferma della sua alta qualita’ culturale. Tutti i luoghi di alta formazione hanno dei costi, apriamo un confronto anche con il ministro Franceschini che tanto sta sostenendo i nostri progetti. Il centrosinistra non faccia come il centrodestra, non chiuda porte ma costruisca ponti di cultura, non solo ponti di ferro e di acciaio”.
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