Un nuovo percorso di laurea in studi politici ed internazionali, con particolare attenzione ai temi dell’energia e con un programma dedicato a chi gia’ lavora: questo il tema della convenzione siglata tra la Link Campus University (LCU) e la Federazione energia, moda, chimica e affini (Femca) della Cisl, finalizzata a intensificare i rapporti tra l’Universita’ e il mondo del lavoro con percorsi di formazione permanente.
“Le politiche energetiche sono un tema chiave, un tema che puo’ dividere”, ha spiegato l’ex Ministro e Presidente di Link Campus Vincenzo Scotti, “ed e’ importante che la Cisl sia qui. Se il sindacato vuole riprendere forza deve tornare a visioni strategiche e legare lotte particolari a lotte generali”. “Coinvolgere, conoscere e partecipare”: queste le motivazioni del sindacato, ha spiegato Fiorenzo Colombo direttore di BiblioLavoro, commentando la collaborazione tra sindacato e universita’. “Siamo parte dei processi produttivi, vogliamo acquisire competenza nel rapporto tra politica estera e politica energetica per essere parte attiva e consapevole della classe dirigente del paese”. Il programma permettera’ agli studenti lavoratori che vogliono arricchire il proprio bagaglio di competenze di accedere al corso di studi a costi agevolati e con il riconoscimento di crediti formativi commisurati all’attivita’ che svolgono.
L’accordo e’ stato siglato nel corso dell’evento di apertura del corso in Geopolitica dell’Energia, organizzato dal Centro Studi Geopolitica.info in collaborazione con Link Campus, La Sapienza, e la Societa’ Geografica Italiana. Nel corso dell’iniziativa, Scotti ha ricordato come “l’Italia, pur priva di materie prime, ha avuto un ruolo straordinario nel cambiare gli equilibri del Mediterraneo e del Medio Oriente tra gli anni 50 e 60, grazie all’impegno di Enrico Mattei, che ha osato darsi un ruolo economico ma anche politico nello scenario internazionale dell’economia e dell’energia”. “Ancora oggi l’energia e’ uno dei problemi strategici maggiori”, ha spiegato il prof. Antonello Folco Biagini, Prorettore alla Sapienza: “Ad ogni variazione politica cambiano le scelte legate agli approvvigionamenti. Oggi la crisi tra la Russia e la Turchia mette in discussione tutti i progetti che dovevano bypassare l’Ucraina, e la divisione dell’Europa ci rende deboli anche nel settore energia”. Sul ruolo della stampa, Scotti ha ricordato che negli anni ’50 “l’opposizione alle scelte strategiche di Enrico Mattei era molto forte, metteva in gioco relazioni internazionali fondamentali per l’Italia, era in contrasto con gli USA. Mattei fu costretto a dotarsi di un proprio giornale per difendere la propria posizione, perche’ tutta la stampa era schierata contro. Con questo – ha concluso – voglio segnalare che il peso delle armi e della forza bruta non e’ mai maggiore al peso delle idee innovative. Bisogna osare e guardare oltre il buio del presente”.
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