Accesso a film e partite di calcio on-line ovunque in Europa, piu’ diritti per chi acquista su internet, semplificazione per chi vende e, in prospettiva, fine delle frontiere nazionali per lo “streaming”. E’ la “rivoluzione digitale” della Commissione europea, che oggi ha presentato le nuove iniziative per il rafforzamento del mercato unico digitale, le prime di un pacchetto di 16 che la Commissione Juncker intende adottare da qui alla fine del 2016 perche’ sia operativo dal 2017. Ne beneficeranno soprattutto il commercio telematico e chi ne fa uso. In base alle regole attuali, chi acquista su internet per sostituire la merce deve dimostrare che la stessa e’ difettosa al momento della consegna a casa.
La Commissione europea propone un sistema di garanzia di due anni che intende abolire l’onere della prova a carico del consumatore, rendendo obbligatori sostituzione o riparazione del prodotto quando dichiarato non funzionante. Buone notizie anche per chi viaggia. La Commissione europea propone di rimuovere le barriere nazionali allo “streaming”, la visione in diretta web di film, serie tv, ed eventi sportivi.
Secondo le stime di Bruxelles, la rimozione delle barriere di diritto contrattuale permettera’ la diminuzione dei prezzi e aumento dei consumi fino a 18 miliardi di euro e una crescita del Pil europeo di 4 miliardi. “Le proposte di oggi daranno fiducia ai consumatori e semplificazione alle imprese, eliminando le barriere tecnologiche del mercato unico digitale”, secondo i commissari per il Mercato digitale e la Giustizia, Andrus Ansip e Vera Jourova. Fra le altre cose, la Commissione intende introdurre il principio del “soddisfatti o rimborsati” quando si scaricano i giochi. Attualmente, in caso di malfunzionamento il consumatore riceve uno sconto sul prossimo “download”, mentre la Commissione propone il diritto per il consumatore di chiedere il ripristino del prodotto scaricato o “risolvere il contratto ed essere completamente rimborsati” . La Commissione propone anche un’armonizzazione delle regole che permetteranno alle imprese di risparmiare fino a 243mila euro per vendere in tutta Europa, anziche’ adeguarsi al diritto contrattuale nazionale di ciascun Stato membro.
Quanto allo “streaming”, oggi alcune cose possono essere trasmesse sul portatile in alcuni Paesi membri, e non in altri. L’idea della Commissione, che presentera’� nuove proposte nei prossimi mesi, e’ di permettere la visione ovunque. L’esecutivo comunitario intende infine lavorare sulle eccezioni al diritto d’autore Ue, che consentono di utilizzare opere protette da copyright in determinate circostanze senza la preventiva autorizzazione dei titolari dei diritti. La Commissione riesaminera’�le norme per rendere piu’ facile per i ricercatori utilizzare e analizzare grandi insiemi di dati.
Lascia un commento