Sono i giovani i veri protagonisti del nuovo andamento del mercato del lavoro. L’Istat rileva che dopo il forte calo dell’occupazione giovanile in tutti gli anni della crisi, il numero di occupati di eta’ 15-34 anni torna a crescere (56 mila, +1,1%) insieme all’aumento del tasso di occupazione (dal 39,5% al 40,2%). Nei dati di flusso, i giovani rappresentano piu’ della meta’ dei nuovi ingressi nell’occupazione, ovvero degli occupati che non avevano un lavoro un anno prima, con una tendenza crescente (dal 54,4% tra il terzo trimestre 2013 e il terzo 2014 al 56,1% dell’analogo periodo 2014 e 2015). Un elevato titolo di studio si conferma un vantaggio nel mercato del lavoro: il tasso di occupazione cresce di piu’ fra i laureati, attestandosi al 75,7% (+0,8 punti sul terzo trimestre 2014) rispetto al 63,2% di quello dei diplomati e al 43,5% del tasso riferito a chi ha al piu’ la licenza media (+0,7 e +0,5 punti, rispettivamente).
Gli occupati 35-49enni continuano invece a diminuire in valore assoluto anche se il rispettivo tasso aumenta di 0,5 punti. Prosegue la crescita piu’ marcata delle altre classi di eta’ dell’occupazione e del tasso per gli over 50enni, dovuta, tra l’altro, alle minori uscite dal mercato del lavoro per pensionamento a seguito dei cambiamenti della normativa previdenziale. Tuttavia gli ultra cinquantenni sono gli unici per i quali continua ad aumentare anche la disoccupazione, sia in valore assoluto sia nel tasso. La riduzione del tasso di disoccupazione e’ invece diffusa rispetto ai diversi livelli di istruzione, mentre il tasso di inattivita’ cresce solo tra quanti possiedono fino alla licenza media.
Lascia un commento