Sarebbe stato edificato su una delle chiese di fondazione dell’Aquila, il palazzo gentilizio che nella giornata di ieri è stato restituito alla città in maniera originale con un evento di home staging organizzato da L’Aquila Design, Paponetti Soluzioni Immobiliari e Bielle Immobiliare, dal titolo “L’Aquila è ora di ritornare”.
La scoperta è stata raccontata ieri, nel corso di una conferenza tenuta da uno dei progettisti, Pasquale Di Gioacchino, proprio all’interno dei locali del prezioso immobile situato all’angolo tra via San Bernardino e Via Tempera. Si tratterebbe della chiesta dei Santi Crisante e Daria, emanazione del monastero eretto intorno all’anno 1000 tra Assergi e Filetto. La chiesa, antecedente alla fondazione della basilica di San Bernardino, dotata di convento, sarebbe sorta proprio in corrispondenza dei locali commerciali al pian terreno, mentre il campanile avrebbe dovuto trovarsi dove adesso si sviluppa la tromba delle scale. All’interno del palazzo se ne possono vedere testimonianze come, solo a titolo di esempio, travi di legno di castagno nella volta a botte. A confermarlo, infine, lo studio di antiche mappe del ‘400, precisate successivamente nel ‘600.
La scoperta, che sarà presto oggetto di una pubblicazione, ha preso forma durante le indagini strutturali curate da Pasquale Di Gioacchino che ha coinvolto sia la Sovrintendenza che il Vescovo dell’Aquila.
Lascia un commento