“Gli attacchi alla liberta’ di stampa sembrano non avere piu’ limiti”. Esordisce cosi’ una nota del presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, che spiega: “Ogni giorno che passa siamo costretti a registrare salti di qualita’ e innovative metodologie di intimidazioni nei confronti dei giornalisti tali da rendere effettivamente congruenti le classifiche che pongono il nostro paese a livelli non invidiabili sotto il profilo dell’esercizio del diritto-dovere di cronaca e di critica. L’ultima innovazione intimidatoria, che ha anche il sapore di una vendetta politica ‘postuma’ – rileva Pallotta – arriva da un politico che ha ingiunto un pignoramento per oltre 45 mila euro nei confronti della giornalista Lilly Mandara, condannata per diffamazione, insieme all’ex direttore del quotidiano di cui era dipendente, Il Messaggero, per una vicenda datata tre anni fa. Ebbene il personaggio in questione, che oggi dirige un Ente regionale, ha volutamente ignorato il direttore e l’editore, che avrebbero potuto soddisfare, grazie alle garanzie assicurative, la sua pretesa risarcitoria, per scaricarla interamente sulla collega che nei prossimi giorni dovrebbe subire il pignoramento dei beni. L’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo non si limita a condannare tale comportamento – fa sapere il presidente – ma si adoperera’ affinche’ la collega non subisca un’angheria che, ancorche’ ammantata di legittimita’, manifesta una proterva volonta’ di vendetta che non puo’ essere tollerata dai giornalisti”.
Informazione: Pallotta (Odg), no ad azioni intimidatorie
“Gli attacchi alla liberta’ di stampa sembrano non avere piu’ limiti”. Esordisce cosi’ una nota del presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, che spiega: “Ogni giorno che passa siamo costretti a registrare salti di qualita’ e innovative metodologie di intimidazioni nei confronti dei giornalisti tali da rendere effettivamente congruenti le classifiche che pongono il […]
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