Nei giorni scorsi si è conclusa a Parigi la conferenza internazionale sul clima che ha visto per la prima volta la totalità dei Paesi concordi sull’urgenza di individuare soluzioni efficaci per contrastare le emissioni di CO2 su scala globale. Il ruolo delle energie rinnovabili si è confermato tanto strategico quanto fondamentale per evitare il concretizzarsi degli scenari più devastanti: sono le uniche, infatti, in grado di rendere le economie più sostenibili e, al tempo stesso, indipendenti dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico, oltre ad offrire grandi opportunità di lavoro e sviluppo.
“Questo accordo – commenta Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili – rappresenta un fondamentale punto di svolta nella percezione della pericolosità dei cambiamenti climatici. L’Europa non è più sola in questa lotta e, per non perdere la leadership, deve rilanciare sugli obiettivi al 2030, che si era data ad ottobre 2014, portando il target dal 40% al 50% di taglio delle emissioni di CO2”. “Nonostante sia mancato il coraggio di prevedere sanzioni per chi non rispetterà i limiti in termini di CO2 – sottolinea inoltre Re Rebaudengo – auspichiamo che i meccanismi di controllo introdotti favoriscano un circolo virtuoso finalizzato a vincere la battaglia più importante: quella della sopravvivenza. Ora è il momento di mettersi tutti al lavoro. Alla classe politica italiana chiediamo una coerente politica energetica, dettata da una visione a lungo termine, anche perché favorita dall’attuale basso prezzo dei combustibili fossili. Vorremmo credere che le dichiarazioni rilasciate dal Governo non siano solo parole destinate a dissolversi nel vento, ma rappresentino finalmente l’inizio di una nuova fase, nella quale l’Italia deve tornare ad essere protagonista”.
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