Alfano: “I piccoli Comuni da oggi hanno un’agenda propria, lavoreremo ad un disegno organico di riforma”

“I piccoli Comuni da oggi hanno un’agenda propria, condivisa dall’ANCI e dal Ministero dell’Interno e lavoreremo insieme ad un disegno organico di riforma”. E’ quanto ha dichiarato il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al termine dell’incontro che si è svolto ieri pomeriggio al Viminale, presenti tra gli altri, il sottosegretario di Stato, Gianpiero Bocci, il Capo […]

“I piccoli Comuni da oggi hanno un’agenda propria, condivisa dall’ANCI e dal Ministero dell’Interno e lavoreremo insieme ad un disegno organico di riforma”. E’ quanto ha dichiarato il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al termine dell’incontro che si è svolto ieri pomeriggio al Viminale, presenti tra gli altri, il sottosegretario di Stato, Gianpiero Bocci, il Capo di gabinetto, Luciana Lamorgese, con una delegazione dell’ANCI e dedicato alle problematiche complessive dei piccoli Comuni. Nella delegazione ANCI, guidata dal sindaco di Catania Enzo Bianco e dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci (rispettivamente presidente del Consiglio nazionale e Vicepresidente), anche il Vicepresidente Roberto Pella, il delegato piccoli Comuni Massimo Castelli, il delegato alle gestioni associate, Dimitri Tasso, il Segretario Generale ANCI Veronica Nicotra.

“Si tratta di un obiettivo ambizioso – ha sottolineato il Ministro dell’Interno – che servirà a guardare al futuro. Bisogna puntare alla riorganizzazione dei piccoli Comuni, i quali rappresentano la colonna vertebrale del nostro Paese, con un ruolo diverso ma altrettanto importante rispetto alle città. Il nostro obiettivo primario sarà delineare una riforma complessiva sotto la governance di ANCI e Viminale’’.

Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha sottolineato la “grande soddisfazione dei Comuni italiani per l’impegno assunto al Ministero dell’Interno con il ministro Alfano: l’incontro è stato molto importante per oltre il 54% del territorio del Paese. Viene mantenuto un impegno che avevamo assunto durante l’Assemblea annuale di Torino. Serve un “abito su misura” per i piccoli Comuni: la normativa attuale ha grandi rigidità per tutti, che diventano intollerabili quanto toccano i piccoli. Occorre introdurre molti più margini di flessibilità, responsabilità e autonomia”. “E’ davvero importante l’agenda emersa dall’incontro al Viminale. Il processo di riforma in atto ha necessità di alcuni punti qualificanti – ha detto da parte sua il sindaco di Pesaro Matteo Ricci – Non si può svuotare l’ente provincia senza un rafforzamento dei Comuni, specie dove non sono previste città metropolitane. Si tratta di rafforzare la governance dei territori, e il tema riguarda tutti i Comuni, non solo i piccoli. ANCI ha proposto al Ministero dell’Interno di spostare al 30 giugno l’obbligo di gestione associata fissato al 31 dicembre dal DL 78. In questo periodo i sindaci dovranno definire i bacini omogenei. Unioni e fusioni siano volontarie”.

“Quella data dal Ministro Alfano è una lettura lungimirante che deriva dai dati del monitoraggio effettuato dal Viminale – hanno affermato Roberto Pella, Massimo Castelli e Dimitri Tasso – La previsione attuale dell’obbligatorietà ha determinato un impasse rispetto alle gestioni  associate. Abbiamo fatto un importante passo avanti, una maturazione del percorso comune. L’input che arriva da questa intesa prefigurata da ANCI e Viminale può portare ad una operazione rivoluzionaria nell’assetto non solo dei piccoli Comuni nei prossimi anni, e in generale. Puntiamo all’autonomia e soprattutto agli obiettivi, facendo decidere agli stessi Comuni come associarsi, salvo prevedere un intervento qualora non riescano a farlo. Il disegno dei bacini adeguati e ottimali sarà molto importante”.

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