Dall’autarchico all’hi tech, dal biodiverso al salutista, dall’etnico al green: in questo Natale si affermano in Italia nuovi menu con piu’ di un italiano su quattro (28%) che dichiara di voler dare un tocco personale alla tavola. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ “Il Natale sulle tavole degli italiani”. La molteplicita’ dei comportamenti alimentari degli italiani trova la massima espressione nelle scelte per la tavola piu’ importante dell’anno con l’affermarsi di una decisa tendenza alla personalizzazione che fa emergere nuove tendenze che arricchiscono la tradizione.
Una domanda che trova risposte nella grande capacita’ di innovazione del Made in Italy agroalimentare che e’ in grado di offrire produzioni in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori piu’ esigenti. “L’Italia e’ l’unico Paese al mondo che puo’ vantare 276 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) riconosciuti dall’Unione Europea, oltre a 4.886 prodotti tradizionali censiti dalle Regioni, ma e’ anche leader in Europa con oltre 50mila imprese biologiche e dispone di un eccezionale patrimonio di biodiversita’ grazie a ben 504 varieta’ iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi, ma anche 533 varieta’ di olive contro le 70 spagnole”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’evidenziare la “grande creativita’ degli agricoltori e allevatori italiani che hanno saputo coniugare tradizione con l’innovazione”.
Se per chi vuole mangiare green o difendere la biodiversita’ non c’e’ dunque che l’imbarazzo della scelta, per chi vuole coltivare uno spirito autarchico senza rinunciare ai prodotti cult del Natale c’e’ ad esempio, la possibilita’ di acquistare dell’ottimo caviale di lumaca nostrano al posto di quello del Volga, ma anche bottarga o trote al posto del salmone dell’Alaska. Novita’ in arrivo anche per i salutisti che possono mantenere l’attenzione alla dieta senza rinunciare a qualche sfizio gustando specialita’ come pecorino anticolesterolo, i cioccolatini all’olio d’oliva, la pasta alla canapa contro le intolleranze o il muscolo di grano che consente di portare in tavola dalla porchetta alla fiorentina, dal filetto agli straccetti, dagli hamburger ai salumi, tutto rigorosamente fatto di frumento e legumi. Sotto la spinta dell’attualita’ della Conferenza sul clima di Parigi si puo’ decidere anche di imbandire le tavole con i primi prodotti coltivati in Italia per effetto dei cambiamenti climatici che hanno reso possibile la raccolta di avocado o arachidi rigorosamente Made in Italy o di offrire l’olio ottenuto da piante mai arrivate prima cosi a nord a ridosso delle Alpi oltre il 46esimo parallelo, oppure il vino prodotto a quasi 1.200 metri di altezza nel comune di Morgex e di La Salle, in provincia di Aosta, dove nei vitigni piu’ alti d’Europa si coltivano le uve per il Blanc de Morgex et de La Salle Dop. E per quanti possono permetterselo e cercano il menu del lusso e’ possibile stappare lo spumante con polvere d’oro o quello tempestato di swarowsky, ma anche il caviale ‘Doc’ di produzione nostrana.
“Non mancano quanti – secondo la Coldiretti – sono alla ricerca della tradizione con la riscoperta dei cibi antichi degli avi, dal vino cotto con il quale concludevano i loro succulenti banchetti patrizi e gli imperatori romani che amavano anche il formaggio caciofiore di Columella e il liquore d’ulivi utilizzato dagli antichi romani come curativo. Ma e’ possibile provare anche la manna, il prodotto simbolo della Bibbia, salvata dall’estinzione dagli agricoltori siciliani, che la estraggono dal tronco del frassino. Per una idea regalo che concilia il passato con il futuro ci sono i legumi coltivati nell’Isola di Ustica portati nello spazio da Samantha Cristoforetti o la bibita energizzante con incredibili e imparagonabili proprieta’ antiossidanti, grazie alla ricca presenza di omega tre dovuta al recupero di una antica varieta’ di mais che utilizzavano i Maya, ma ci sono pure le microalghe della specie Spiruline e Haematococcus consigliate come integratori e ricostituenti nelle diete ipocaloriche perche’ particolarmente ricche di proteine, sali minerali e antiossidanti naturali”. Per i piu’ romantici, infine, non puo’ mancare un mix di prodotti afrodisiaci, dal pistacchio di Bronte al famoso brodo di giuggiole fino all’immancabile peperoncino per rendere la ricorrenza piu’ piccante, mentre “per gli anticonformisti – conclude la Coldiretti – il tocco alternativo puo’ essere una stupefacente combinazione di prodotti da ‘sniffare’, dal puzzone di Moena al tartufo, dall’aglio di Sulmona fino il marcetto teramano per un Natale all’insegna della puzza che piace”.
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