Per il quarto trimestre 2015 le imprese abruzzesi prevedono 3.920 assunzioni programmate che, confrontate con le 7.010 “uscite” determinate da scadenza di contratti, pensionamento e altri motivi, producono un saldo di 3.090 lavoratori in meno. E’ quanto emerge dalle elaborazioni che il Cresa ha svolto sulle rilevazioni del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro. “Il lavoro – afferma il direttore del Cresa Francesco Prosperococco – continua ad essere la nota dolente delle prospettive economiche della regione. Le assunzioni, infatti, diminuiscono del 5,4% rispetto al IV trimestre 2014, risultato sensibilmente negativo rispetto all’aumento del 10,9% a livello italiano e che pone l’Abruzzo al penultimo posto tra le regioni. L’unico dato incoraggiante e’ che il saldo negativo e’ in fase di lieve miglioramento rispetto agli anni precedenti”.
Piu’ dei quattro quinti delle assunzioni (3.250 pari all’83%) avverra’ sulla base di contratti di lavoro dipendente e la parte rimanente (17%) con contratti di lavoro autonomo, quali quelli di somministrazione (gli “interinali”), di collaborazione a progetto e con altre modalita’ di lavoro indipendente, tra cui collaborazioni occasionali e incarichi a professionisti. I contratti autonomi risultano in calo rispetto al 2014 per il fatto che la nuova normativa sui contratti di lavoro non prevede piu’ le collaborazioni a progetto, destinate cosi’ ad estinguersi progressivamente. Il saldo tra assunzioni e uscite risulta negativo sia per il lavoro dipendente (-2.480 unita’) sia per le forme di lavoro autonomo (-610). A livello territoriale si nota che il maggior numero di entrate totali riguarda la provincia dell’Aquila (1.420) dove si prevede anche il maggior numero di assunzioni di personale dipendente (1.310) e dove il saldo, seppur negativo come in tutte le province, sara’ il meno pesante grazie alle previsioni relative al turismo invernale.
Considerando le sole assunzioni di lavoratori dipendenti, rispetto al IV trimestre 2014 si nota una diminuzione a livello regionale di circa il 4%. Il calo riguarda le province di Teramo e L’Aquila (rispettivamente circa -17% e -12%) mentre a Pescara e Chieti si prevede un aumento (rispettivamente circa +21% e +4%). Riguardo alle tipologie contrattuali piu’ dei due terzi delle assunzioni previste (69%) sara’ a tempo determinato (2.280 in calo di circa l’1% rispetto al IV trimestre 2014). Una quota inferiore (24%) sara’ a tempo indeterminato, mentre circa il 7% avra’ altre modalita’ contrattuali, tra cui l’apprendistato. La composizione riscontrata a livello regionale si ripete approssimativamente in tutte le province, sebbene le assunzioni a tempo indeterminato assumano il peso piu’ elevato a Pescara (33% del totale provinciale), le assunzioni a tempo determinato a L’Aquila (77%).
La principale motivazione che nelle previsioni spinge le imprese ad assumere a tempo determinato e’ lo svolgimento di attivita’ o lavorazioni stagionali (39%) seguita a notevole distanza dalla copertura di picchi di attivita’ e dallo svolgimento di un periodo di prova (entrambi 12%). La sostituzione temporanea di dipendenti ha un peso sensibilmente inferiore (7%). Lo svolgimento di attivita’ stagionali prevale nella provincia dell’Aquila (58%), la copertura di picchi di attivita’ prevale a Pescara (23%) e il periodo di prova a Chieti (22%). Relativamente ai settori di attivita’ economica piu’ del 70% delle assunzioni di lavoratori dipendenti programmate in Abruzzo riguardera’ le attivita’ del settore terziario (commercio, turismo e ristorazione, servizi), nell’ambito dei quali prevalgono le assunzioni nelle attivita’ del turismo e della ristorazione (quasi il 30%). Le attivita’ del settore secondario assorbiranno meno del 30% delle assunzioni e, in particolare, le costruzioni circa il 12% mentre le attivita’ industriali circa il 17%. Nel dettaglio provinciale le assunzioni nel secondario sono particolarmente numerose a Pescara (piu’ del 40% del totale provinciale) mentre quelle nel terziario a L’Aquila (piu’ dell’80%).
Piu’ precisamente le attivita’ industriali assorbiranno il maggior numero di assunzioni a Chieti (190 pari a circa un quarto del totale provinciale), le costruzioni a L’Aquila (150 cioe’ circa l’11%), il commercio a Chieti (250 pari a un terzo), il turismo e la ristorazione a L’Aquila (680 cioe’ piu’ della meta’). Per le imprese abruzzesi le difficolta’ di reperimento dei profili desiderati aumentano in misura notevole, considerando che la quota di figure professionali difficili da trovare e’ pari al 12% del totale rispetto al 6% del IV trimestre 2014.
La richiesta di esperienza specifica e’ leggermente aumentata, considerando che risulta fondamentale per il 65% delle assunzioni regionali rispetto al 62% del IV trimestre 2014. Tra i settori economici l’esperienza costituisce un requisito particolarmente importante nelle costruzioni, dove sara’ richiesta per quasi il 74% delle assunzioni. Tra le figure professionali piu’ richieste nelle previsioni a livello regionale si rilevano cuochi e camerieri (750 assunzioni programmate), seguiti da commessi e altro personale qualificato nelle attivita’ commerciali (370), operai metalmeccanici ed elettromeccanici (330) e operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione di edifici (280). Tenendo conto delle assunzioni per le quali l’eta’ e’ ritenuta indifferente e ripartendole proporzionalmente tra “under 30” e “over 30”, le assunzioni di giovani sotto i 30 anni costituiranno il 56% del totale.
Il settore maggiormente disponibile all’inserimento di giovani e’ costituito dalle industrie metalmeccaniche ed elettroniche (dove il 49% delle assunzioni riguardera’ esplicitamente i giovani con meno di 30 anni) seguito dai servizi avanzati di supporto alle imprese (47%). Considerando le assunzioni per le quali il genere e’ indifferente e ripartendole tra maschi e femmine, la quota di assunzioni che riguardera’ le donne sara’ del 57%, in netto aumento rispetto al 32% del IV trimestre 2014). Relativamente al livello di istruzione le 3.250 assunzioni di lavoratori dipendenti programmate per il IV trimestre 2015 riguarderanno circa 160 laureati e 1.330 diplomati (in complesso il 46% del totale, in lieve calo rispetto al 49% rilevato nel IV trimestre 2014).
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