Per le sole festività di fine anno salgono a 190 milioni le bottiglie di spumante italiano stappate all’estero. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che è record storico per lo spumante Made in Italy all’estero dove si registra un balzo del 13 per cento nelle bottiglie esportate, sulla base dei dati Istat nei primi nove mesi del 2015 sul commercio con l’estero dove si beve la maggioranza dello spumante prodotto in Italia. Fuori dai confini nazionali – sottolinea la Coldiretti – non sono mai state richieste cosi tante bollicine italiane come quest’anno.
La domanda di bottiglie – sottolinea la Coldiretti – è cresciuta del 48 per cento in Gran Bretagna e del 22 per cento negli Stati Uniti che si classificano rispettivamente come il primo ed il secondo mercato di sbocco delle bollicine italiane che pero’ vanno forte anche in Germania (+5 per cento) che si posiziona al terzo posto. E le richieste – precisa la Coldiretti – sono aumentate del 9 per cento anche da parte dei cugini francesi, sempre molto nazionalisti nelle scelte della tavola. Nella classifica delle bollicine italiane piu’ consumate nel mondo ci sono nell’ordine il Prosecco, l’Asti, il Trento Doc e il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese. Quest’anno – sostiene la Coldiretti – all’estero si stapperanno piu’ bottiglie di spumante italiani che di champagne francese. A pesare sul successo è il fatto che – continua la Coldiretti – crescono anche le imitazioni in tutti i continenti a partire dall’Europa dove sono in vendita bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco prodotte in Germania che richiamano palesemente al nostrano Prosecco che viene peraltro copiato dalla Russia al Sudamerica.
Il risultato delle feste di fine anno – continua la Coldiretti – consente alle esportazioni di spumante italiano di superare per la prima volta nel 2015 il valore del miliardo di euro. Anche in Italia – conclude la Coldiretti – si registra dopo sette anni di riduzioni una svolta positiva con 52 milioni di tappi di spumante Made in Italy che salteranno nelle feste di fine anno, in aumento del 4% per cento.
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