Cala l’indice del disagio sociale in Italia: il Misery Index di Confcommercio di novembre si e’ attestato a 19 punti, in discesa di due decimi rispetto al mese di ottobre. “Il modesto miglioramento rilevato nell’ultimo mese – spiega Confcommercio – si inserisce in un contesto in cui la graduale ripresa dell’economia comincia a produrre effetti positivi sul mercato del lavoro, sia pure in modo ancora discontinuo, e i forti ribassi registrati dalle materie prime energetiche contribuiscono alla riduzione dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto”.
A novembre il tasso di disoccupazione ufficiale si e’ attestato all’11,3%, il valore piu’ basso da dicembre 2012, in riduzione di due decimi di punto rispetto a ottobre e dell’1,7% su base annua. Il numero di disoccupati si e’ ridotto di 48mila unita’ sul mese precedente e di 479mila rispetto a novembre del 2014. Il numero di occupati e’ aumentato di 36mila unita’ rispetto al mese precedente e di 206mila nei confronti dello stesso mese del 2014.
Le ore di Cig autorizzate sono diminuite del 38,5% rispetto allo stesso mese del 2014. Sulla base di questa stima si e’ calcolato che le ore di Cig utilizzate – destagionalizzate e ricondotte a Ula – siano diminuite di 6mila unita’ su base mensile e di 74mila unita’ su base annua. Anche a novembre il numero di scoraggiati e’ stimato in contenuto aumento. Il combinarsi della diminuzione dei disoccupati ufficiali e del numero di persone in Cig con l’aumento degli scoraggiati ha comportato una riduzione del tasso di disoccupazione esteso al 15,1%. Nello stesso mese i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono diminuiti dello 0,1%, valore analogo a quello rilevato a ottobre.
“Le dinamiche registrate negli ultimi mesi dal Mic e dalle sue componenti, pur indicando un graduale ridimensionamento dell’area del disagio sociale, 2,8 punti in meno rispetto al picco di inizio 2014 – sottolinea Confcommercio – continuano a essere fortemente condizionate dal permanere di una situazione di deflazione per i prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto. Al fine di garantire un recupero piu’ significativo e’ necessario che si realizzino dinamiche dell’occupazione piu’ sostenute rispetto alle attuali atte a garantire non solo il ridimensionamento della disoccupazione ufficiale, ma anche, e soprattutto, di quella parte della disoccupazione estesa riconducibile agli scoraggiati”.
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