Confcommercio, revoca targhe alterne. Si pensi a sansificio

La Confcommercio Pescara interviene nuovamente per chiedere la revoca immediata del provvedimento sulle targhe alterne e lo stop alle emissioni del sansificio. “Ci auguriamo – afferma in una nota il presidente Franco Danelli – che oggi sia l’ultimo giorno di tale fallimentare esperimento che ha solamente creato disagi alla cittadinanza e scoraggiato chiunque dal venire […]

La Confcommercio Pescara interviene nuovamente per chiedere la revoca immediata del provvedimento sulle targhe alterne e lo stop alle emissioni del sansificio. “Ci auguriamo – afferma in una nota il presidente Franco Danelli – che oggi sia l’ultimo giorno di tale fallimentare esperimento che ha solamente creato disagi alla cittadinanza e scoraggiato chiunque dal venire a Pescara causando notevoli danni a tutte le attivita’ economiche cittadine. Non capiamo l’esultanza del Comune di Pescara in merito ai dati sulla qualita’ dell’aria che, come previsto, gia’ da sabato e domenica con il forte vento erano rientrati ampiamente nei parametri con la normale circolazione dei veicoli a dimostrazione che il livello delle polveri dipende solo minimamente dagli scarichi delle auto.

Crediamo invece che non ci sia nulla da esultare – sottolinea Danelli – nel vedere una citta’ commerciale come la nostra deserta, con le attivita’ economiche desolantemente vuote nel pieno dei saldi a tutto vantaggio dei centro commerciali che circondano Pescara; la rabbia dei nostri iscritti ha superato i limiti e siamo pronti a manifestazioni forti di protesta sotto il Comune. Il Comune di Pescara deve porre fine immediatamente a tale provvedimento inutile, anacronistico e dannoso e affrontare invece altre priorita’ ambientali della nostra citta’ come la terribile puzza del sansificio che anche oggi pervade le strade cittadine. E’ piu’ di un mese che presentiamo tale sgradevole biglietto da visita ai nostri cittadini e a chiunque si rechi a Pescara senza che si sia provveduto a risolvere il problema. Crediamo che al di la’ delle opportune verifiche circa il carattere nocivo delle emissioni del sansificio vada comunque impedito che il maleodore continui ad invadere la nostra citta’ la quale, proprio in considerazione della vocazione commerciale e turistica che la contraddistingue, non puo’ permettersi un danno di immagine di tale portata”

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