“Apprendiamo con sgomento e stupore che la Regione Abruzzo, contrariamente alle altre 9 Regioni che si sono mosse per i referendum contro le trivellazioni, non avrebbe intenzione di tutelare gli interessi dei propri cittadini”. E’ quanto riporta in una nota il comitato aquilano di Possibile.
“Dopo i provvedimenti farsa del governo, in chiusura d’anno, sui permessi di prospezione e sulle concessioni ed in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sui referendum la prossima settimana, la Regione Abruzzo decide di ritirare la delega per i referendum al professor Mangiameli. Chiediamo, percio’ -prosegue la nota- che il Presidente D’Alfonso faccia immediatamente chiarezza sulla vicenda e che riferisca con urgenza davanti al Consiglio regionale su quali siano le reali volonta’ sue e dell’intero governo regionale”.
“Per quanto ci riguarda – avvisano i membri aquilani di Possibile – dopo un’intera estate passata a raccogliere firme di oltre 2400 persone in provincia dell’Aquila (di cui 1800 solo a L’Aquila, oltre 9000 in tutta la Regione ad opera dei diversi Comitati regionali) anche per i quesiti referendari contro le trivellazioni a mare e contro il carattere strategico delle trivellazioni, continueremo a seguire con estrema attenzione e con l’interesse di sempre l’evoluzione del quadro nelle prossime ore e dei prossimi giorni, vigilando che l’interesse degli abruzzesi non sia sovvertito da alcun colpo di mano”.
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