È ancora in tempo il governo italiano a recedere dalla decisione di mandare centinaia di soldati incontro alla morte a Mosul. Siamo ancora in tempo a persuaderlo a recedere da quell’insensata, tragica decisione. Ma abbiamo poche settimane per riuscirci, dopo potrebbe essere troppo tardi. Ma abbiamo fortissime ragioni per riuscirci, che occorre diventino sapere e sentire comune.
Che quella decisione avrà come esito effettuale di far morire degli innocenti. Che quella decisione avrà come esito effettuale di favoreggiare l’organizzazione mafiosa e nazista dell’Isis. Che quella decisione è pertanto insensata, immorale, illegale; che sotto ogni profilo strategico e tattico, logico e giuridico, etico e politico è un errore, un gravissimo errore, un tragico errore.
Chiediamo al governo di recedere subito da quella funesta decisione.
Chiediamo al parlamento di respingere quella funesta decisione.
Chiediamo al presidente della repubblica di opporre il suo veto a quella funesta decisione.
Chiediamo a tutte le istituzioni democratiche di esprimersi contro quella funesta decisione.
Chiediamo a tutte le associazioni, le organizzazioni e i movimenti democratici di esprimersi contro quella funesta decisione.
Chiediamo a tutte le agenzie educative e a tutti i mezzi d’informazione di esprimersi contro quella funesta decisione.
Chiediamo a tutte le persone di volonta’ buona di esprimersi contro quella funesta decisione.
Recede il governo dalla decisione di mandare centinaia di soldati italiani incontro alla morte a Mosul.
Recede il governo dalla decisione di fare dell’Italia un primario bersaglio di attentati stragisti.
Recede il governo dalla decisione di esporre gratuitamente, assurdamente, insensatamente alla morte tante persone innocenti in Iraq e in Italia.
Compia subito il governo un atto di saggezza.
Salvare le vite è il primo dovere.
Il “Comitato nonviolento per la revoca della decisione governativa di inviare centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul”
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