Arezzo riflette sull’ esperienza di accoglienza dei rifugiati. Ad oggi siamo in presenza di 652 migranti, distribuiti in 78 strutture localizzate in 25 comuni della provincia. Non solo questi numeri ma soprattutto la capacità di accoglienza, la risposta delle comunità locali, i progetti delle associazioni, le disponibilità e i problemi dei rifugiati, saranno al centro del convegno che si terrà venerdì 22 gennaio, con inizio alle ore 15.30 e conclusione alle ore 18, nel Salone della Prefettura di Arezzo. Apertura del Prefetto Alessandra Guidi e quindi il saluto dell’assessore regionale all’immigrazione, Vittorio Bugli.
L’Arcivescovo Riccardo Fontana ha annunciato l’invio di un messaggio. La tavola rotonda, coordinata dalla giornalista dell’Associazione Carta di Roma, Anna Meli, vedrà la partecipazione dei Presidenti delle cinque Conferenze dei Sindaci e delle principali associazioni ed enti che operano nell’accoglienza (Croce Rossa, Misericordia, Caritas, Fraternita dei Laici e 100fiori). Le conclusioni saranno tratte da Mario Morcone, Capo del Dipartimento per l’immigrazione del Ministero dell’Interno Promotore dell’iniziativa è il raggruppamento temporaneo d’imprese 100fiori che riunisce Consorzio Isola che non c’è, Arci, Consorzio Comars, Oxfam Italia Intercultura e Associazione Pronto Donna onlus. “Nel corso della prima fase della nostra esperienza, abbiamo maturato la convinzione che si possa fare accoglienza in molti modi – commenta Gabriele Mecheri per 100fiori. Noi preferiamo quello che prova anche a far maturare una cultura dell’integrazione nella nostra comunità. Siamo consapevoli della diffidenza che circonda i rifugiati che arrivano nel nostro Paese. Noi vogliamoprovare a fare lentamente maturare una diversa visione del rifugiato, puntando su un equilibrio difficile che contrasti le ali estreme degli approcci in atto: da una parte il rifiuto nella convinzione che rappresenti solo un pericolo; dall’altra l’accettazione “buonista” che considera il rifugiato solo una persona da assistere. Siamo convinti che la questione dei flussi di migrazione possa essere vissuta come opportunità per contribuire a sviluppare una società aperta che trasforma le differenze in strumento di consapevolezza e crescita”.
“Il convegno – commenta il Prefetto Alessandra Guidi – rappresenta un’occasione preziosa per svolgere una valutazione complessiva del cammino fino ad oggi percorso sul nostro territorio. Una valutazione che parte dall’esperienza, dalle buone prassi, da modelli che è stato possibile realizzare in concreto attraverso un percorso di collaborazione fatto di paziente e assiduo impegno quotidiano che ha visto coinvolti tutti i soggetti che saranno ospiti del convegno. L’auspicio è che il confronto su questa esperienza possa essere anche un punto nuovo di ripartenza per valutare il contributo che questo territorio è in grado di esprimere sul tema della solidarietà e della cultura dell’accoglienza”
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