Un Protocollo d’intesa finalizzato, da un lato, a garantire un’adeguata assistenza medica a bordo degli elicotteri del Corpo della Guardia Costiera, impegnati in determinati scenari operativi, e, dall’altro, a favorire l’impiego degli stessi mezzi aerei per il trasporto sanitario d’urgenza è stato sottoscritto, questa mattina, a Pescara, presso la sede dell’Aeroporto Militare “Pasquale Liberi” dal servizio del 118 della Asl di Pescara e dal 3° Nucleo aereo della Guardia Costiera di Pescara.
Nell’occasione, è stata annunciata l’istituzione della sezione volo elicotteri alla presenza del presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, dell’assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, e, tra gli altri, dell’Ammiraglio Nicola Carlone, capo del 3° reparto – Piani e Operazioni – del Comando generale delle Capitanerie di Porto, del Comandante del 3° nucleo aereo Luigi Amitrano, del responsabile del Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche, Raffaele Basso, e del direttore amministrativo della Asl di Pescara, Domenico Carano. Un reparto strategico la cui nascita ha come presupposto necessario il completamento dell’hangar per il ricovero degli elicotteri. Si tratta di una struttura situata all’interno dell’aeroporto militare ed in via di realizzazione grazie al finanziamento, per circa 1 milione di euro, da parte della Regione.
“Siamo di fronte ad un fatto di valore – ha commentato il presidente D’Alfonso – poichè abbiamo messo a frutto quella collaborazione interistituzionale che consente di recuperare l’affetto dei cittadini nei confronti dello Stato e quindi delle Istituzioni. Nello specifico, – ha spiegato – mi riferisco alla Guardia Costiera per quanto riguarda l’individuazione dell’utente finale attraverso la sezione volo, all’Agenzia del Demanio che ha la disponibilità in regime di proprietà dei sedimi, sl Provveditorato alle Opere pubbliche che è deputato a fare progettazione ed alla Regione Abruzzo che ha la flessibilità di reperire ed assegnare le risorse”. Il presidente D’Alfonso, in particolare, si è soffermato sulle motivazioni alla base del finanziamento dell’opera infrastrutturale. “Alla luce di questa speciale competenza operativa della Capitaneria di Porto e della Guardia Costiera ? ha sottolineato – siamo nelle condizioni di incassare una rilevantissima attività di collaborazione che consentirà di rafforzare la risposta assistenziale della medicina aerea, cioè quella particolare modalità di organizzare il soccorso di cui ha grande necessità un territorio come l’Abruzzo che ha una singolare conformazione orografica e quindi ‘lontananze’ da raggiungere. Ecco perché è fondamentale, – ha concluso D’Alfonso – al fine di garantire maggiore sicurezza e tutela della salute dei cittadini, avvalersi sia delle tecnologie che delle particolari competenze del Corpo della Guardia costiera soprattutto nell’ambito del volo notturno che richiede grande perizia e professionalità”.
Nel dettaglio, la tipologia dei trasporti richiesti potrà riguardare trasporti sanitari in condizioni di urgenza primari (eseguiti essenzialmente dal luogo dell’improvvisa insorgenza di una patologia o di un infortunio verso le strutture sanitarie di riferimento), il trasporto pre-ospedaliero volto al trasferimento di un paziente dal luogo dell’insorgenza della patologia acuta e dell’infortunio alla struttura sanitaria ed il trasporto inter-ospedaliero di pazienti in continuità di soccorso da una struttura di livello assistenziale inferiore ad una superiore per l’esecuzione di prestazioni diagnostiche o terapeutiche di particolare complessità.
Lascia un commento