E’ allarme in Sud-America dove una semplice puntura di insetto sembra provocare gravi malformazioni alle donne incinte e portare alla nascita di bimbi con la microcefalia, il cranio piccolo in maniera anomala. A seminare l’allarme è il virus Zika, inoculato da una zanzara portatrice, l’ Aedes aegypti.
Migliaia di persone sono gia’ rimaste infette, soprattutto in Brasile e Colombia, ma il virus, sbarcato nel continente l’anno scorso, si è propagato in quasi tutta la regione a una velocita’ lampo. In realtà l’infezione provocata dal morso della zanzara ha caratteristiche pressoche’ innocue: non è contagiosa, produce sintomi simil-influenzali (febbre, mal di testa, dolori muscolari), con un’eruzione cutanea che dura da tre a dodici giorni; e nell’80% dei casi, la malattia, raramente fatale, passa inosservata. Il pericolo e’ per le donne incinte e i loro bambini: dopo mesi di speculazioni gli scienziati brasiliani hanno confermato nei giorni scorsi che il virus si trasmette da madre a figlio attraverso la placenta. Ancora non è confermato che la malattia produca la microcefalia nel feto, ma certo il virus e’ il principale sospettato.
Al momento, sono 18 i Paesi che hanno confermato la presenza del virus nel loro territorio. Il piu’ colpito’ è il Brasile, che ha anche il maggior numero di casi di microcefalia: da ottobre si sono registrati quasi 4.000 casi di questa alformazione nel gigante sudamericano. A titolo di riferimento, vale la pena notare che nel 2014, i casi in tutto il Brasile furono 147. Tra l’altro, gli scienziati stanno anche studiando un possibile legame tra lo Zika e la sindrome di Guillain-Barre’, che causa una paralisi che puo’ essere irreversibile. Dopo che, tre mesi fa, si sono cominciate a diffondere le prime notizie sul possibile legame tra il virus e la rara anomalia congenita si sono verificati fenomeni anche curiosi: i prezzi dei prodotto antizanzara sono lievitati in Brasile e nel cimitero di Lima è stata organizzata un’ernome fumigazione. I governi di Colombia ed El Salvador hanno invece invitato le donne a non rimanere incinte. Intanto l’allarme si estende. Gli Usa hanno consigliato alle donne incinte di evitare viaggi in 14 Paesi dell’America Latina e dei Caraibi. E questo, a poche settimane dal Carnevale di Rio e a pochi mesi dai Giochi Olimpici, per il Brasile, un gigante in recessione che spera nell’arrivo massiccio di turisti, certo non è una buona notizia.
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