Laser 3D per riprodurre opere d’arte, sensori in fibra ottica per il monitoraggio strutturale, scanner per i sistemi di diagnostica degli eventuali danni a statue ed edifici storici. E poi ancora tecnologie avanzate di restauro e pulitura con raggi X e nanocompositi protettivi, tavole vibranti antisismiche e gabbie di tutela in caso di trasporto e movimentazione dei capolavori contenuti nei nostri musei. Sono solo alcune delle tecnologie messe appunto dall’Enea e che ora saranno a disposizione delle piccole e medie imprese attive nel settore della tutela del patrimonio artistico.
Questo il risultato del progetto Cobra (COnservazione dei Beni culturali attraverso Radiazioni e tecnologie Abilitanti), un piano finanziato dalla Regione Lazio con 860.000 euro che mira a creare un’alleanza virtuosa per il restauro e la valorizzazione dei Beni culturali tra l’Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie che ha vinto il bando, e le Pmi del Lazio, ma non solo, che lavorano in questo settore ed intenzionate ad arrichire le loro competenze . Il progetto è stato presentato questa mattina nella sede Enea di Roma nel corso del workshop “Tecnologie Enea per i beni culturali. Disponibilità e prospettive per il trasferimento tecnologico” alla presenza di rappresentanti delle aziende hi-tech, delle associazioni dei restauratori, delle sovrintendenze e della Regione Lazio.
“Questo progetto- ha spiegato la responsabile del progetto per Enea, Roberta Fantoni- è destinato a creare occupazione qualificata attraverso il trasferimento di competenze e tecnologie innovative alle aziende che si occupano di restauro e microelettronica. Sarà possibile l’accesso ai laboratori di Casaccia e Frascati, anche da remoto. In questo modo le aziende potranno assistere alle sperimentazioni con sorgenti laser o su tavole vibranti ed interagire in tempo reale con i ricercatori”.
La collaborazione tra Enea e aziende è già iniziata. Il progetto, della durata di due anni, punta anche molto allo sviluppo occupazionale. Enea ha già iniziato a reclutare laureati tra ingegneri, informatici, chimici e fisici per sei assunzioni a tempo e due assegni di ricerca. (Dire)
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