Per eludere i controlli delle forze dell’ordine nascondevano la droga anche addosso ai figli minorenni. C’e’ anche questa contestazione tra quelle mosse a quattordici persone arrestate dai carabinieri di Brindisi con l’accusa di avere partecipato a una rete dedita allo spaccio di hashish, cocaina e marijuana nel Brindisino (Ceglie, Oria, Villa Castelli) e fino alla provincia di Taranto (Grottaglie).
Le ordinanze di custodia cautelare (sette in carcere e sette ai domiciliari) sono state emesse dal gip Paola Liaci su richiesta del sostituto procuratore Milto Stefano De Nozza. I fatti contestati riguardano gli anni tra il 2013 e il 2015, nel corso dei quali i militari dell’Arma hanno effettuato diversi sequestri di stupefacente messo in vendita dal sodalizio criminale. I particolari dell’operazione saranno illustrati dal procuratore della Repubblica di Brindisi, Marco Di Napoli, nel corso di una conferenza stampa che si terra’ alle 9,45 in tribunale.
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