Il 28 gennaio 2016 si riuniranno a Roma i partecipanti al progetto RUBICON, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 e coordinato dall’Università dell’Aquila, per dare inizio alle attività previste dal finanziamento. Il progetto coinvolge 5 Istituzioni Europee (le Università dell’Aquila, di Newcastle, di Manchester, di Rotterdam Erasmus e di Copenaghen) e 5 non Europee (le Università di Città del Capo, di New York Mount Sinai, di Chennai e di Hong Kong ed il Murdoch Children Research Institute Australiano).
RUBICON (rubicon-network.org) avrà la durata di 4 anni e creerà una rete globale di scambi di scienziati per eseguire ricerche sulle malattie dei tendini, delle cartilagini e delle ossa. Il suo ambizioso obiettivo è di aumentare le conoscenze sui meccanismi coinvolti nell’insorgenza delle malattie di questi tessuti, allo scopo di identificare quelli che possano rappresentare nuovi bersagli per terapie. Durante il progetto giovani ricercatori si avvicenderanno fra le istituzioni partecipanti per perfezionare la loro formazione interdisciplinare. Tutti i laboratori convolti hanno un’eccellente reputazione internazionale, sono equipaggiati con attrezzature moderne ed hanno accesso a centri interdipartimentali di grande rilievo. Lo scopo a lungo termine di RUBICON è di formare una nuova classe di giovani scienziati che possano sviluppare ricerche innovative e creare solide collaborazioni fra i Paesi coinvolti.
RUBICON sarà coordinato da Anna Maria Teti, Professoressa di Istologia afferente al Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche dell’Università dell’Aquila, diretto dal Professor Edoardo Alesse. “Il lavoro che ci attende non sarà facile” dice la Professoressa Teti “ma siamo molto fiduciosi sia per la nostra pregressa esperienza nel coordinamento di un precedente progetto dal titolo INTERBONE, che si è concluso con successo a metà del 2015, sia per la partecipazione a RUBICON di alcune fra le migliori Istituzioni internazionali. I nostri giovani ricercatori sono entusiasti di partecipare a questo progetto e certamente al termine della loro esperienza avranno acquisito tutte le conoscenze scientifiche e tecniche necessarie per il loro inserimento nelle università e nei centri di ricerca italiani”. Anche il Professor Alesse si ritiene molto soddisfatto della selezione di RUBICON da parte della Commissione Europea e dichiara: “Questa iniziativa è davvero lodevole e potrà garantire l’eccellenza della ricerca scientifica futura, in Italia e, soprattutto, a L’Aquila. Riteniamo che tramite RUBICON i nostri giovani possano raggiungere livelli tecnologici straordinari, consoni alle nuove sfide internazionali che richiedono progetti di alta innovazione ed impatto socio-economico. Noi desideriamo che essi rientrino nei nostri laboratori dopo un periodo di addestramento all’estero e RUBICON è stato progettato proprio per questo scopo”. Le sfide per L’Aquila continuano e la sua Università si inserisce al centro di iniziative di grande rilievo per riportare nella nostra città fiducia e partecipazione.
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