“L’antisemitismo e’ in crescita: non possiamo negarlo”. Lo ha detto il presidente Barack Obama nel suo intervento all’ambasciata d’Israele a Washington, ieri nel Giorno della Memoria. E’ la prima volta che un presidente americano in carica parla nell’ambasciata israeliana. Durante l’evento sono stati onorati i “Guisti delle Nazioni” che hanno aiutato gli ebrei durante l’olocausto. “Siamo tutti ebrei”, ha affermato Obama indicando come “ogni attacco contro una fede e’ un attacco contro tutte le religioni”.
Quando “gli ebrei lasciano l’Europa, quando ci sono attacchi nei centri ebraici, da Mumbai al Kansas o quando vediamo svastiche nei campus universitari non possiamo rimanere in silenzio”, ha ammonito il presidente. “Quando un ebreo viene attaccato dobbiamo reagire come se fossimo tutti ebrei, dobbiamo fare il possibile – ha rimarcato – abbiamo una responsabilita’ e come presidente garantiro’ che gli Usa guidino la lotta contro l’antisemitismo”. La presenza di Obama alla cerimonia rappresenta un “messaggio di amicizia”, secondo l’ambasciatore d’Israele Ron Dermer che cosi’ ha gettato acqua sul fuoco delle tensioni tra Obama e il premier Benjamin Nentanyahu, legate all’accordo sul nucleare iraniano. Durante la cerimonia e’ stato mostrato un video messaggio registrato di Netanyahu che ringrazia Obama “per l’impegno a continuare a lavorare insieme per aumentare la sicurezza d’Israele”.
Lascia un commento