In esclusiva su tiKotv il VIDEO racconto di un giocatore e del responsabile di una delle tante Agenzie di gioco dell’Aquila, una città dove la ludopatia è in aumento e le sale scommesse fanno orario continuato dalle ore 9.00 alle ore 21.00.
30, 40, 100 euro al giorno. L’intera pensione oppure lo stipendio. E’ quanto spendono i giocatori di slot machine in una delle Agenzie di gioco e scommesse dell’Aquila, dove è proprio uno dei soci della sala da gioco ad illustrarci la situazione. Il fenomeno del gioco d’azzardo a L’Aquila è in forte espansione. Una dipendenza che coinvolge tutte le fasce di età ma che, negli ultimi tempi, registra un importante aumento della patologia soprattutto tra i giovani e anche gli studenti universitari. un microcosmo abitato da sofferenza e dolore: gravi perdite economiche, famiglie lacerate, amici persi, serenità spezzate e, non ultimo, lo spettro degli usurai. Siamo entrati con la telecamera di tiKotv in una delle tante sale da gioco e scommesse dell’Aquila, un settore che non risente affatto della crisi e una città dove le agenzie, che fanno orario continuato dalle 9 alle 21 della sera, sono sempre di più.
Il S.e.r.t. di L’Aquila, di fronte ad un fenomeno che rischia di rompere gli argini del sociale, ha potenziato la propria attività di prevenzione intervenendo, in particolare, su ragazzi e adolescenti, anche nelle scuole. In un anno la dipendenza dal gioco ha fatto registrare un aumento di ludopatici di oltre il 50 m per cento. L’overdose’ di videogame, giochi on-line, slot machine e gratta e vinci, fanno presto breccia negli animi dei giovanissimi, spesso in modo subdolo e inconsapevole con la prima giocata ‘innocente’. “Il gioco d’azzardo”, come ha dichiarato Daniela Spaziani direttrice del Sert dell’Aquila, “oltre ad essere in continuo aumento, e’ un ‘disturbo’ molto piu’ ampio di quello rappresentato dai numeri perche’ notevolmente sottovalutato. Tanti rinunciano a curarsi sia per la vergogna di uscire allo scoperto sia per la falsa credenza che ‘si puo’ smettere in qualunque momento’ trattandosi di una dipendenza ‘senza sostanza’”.
Lascia un commento