La spesa sanitaria in Italia nel 2013 ha invertito la rotta. Dopo un decennio di inesorabile crescita, e’ arrivata l’inversione di tendenza, con circa un miliardo di euro in meno rispetto al 2012. Il dato e’ contenuto nel rapporto ‘Sic 2014’ di Federanziani, presentato questa mattina al ministero della Salute. Buona la ‘performance’ anche della spesa pro-capite, il cui tasso di crescita si e’ ridotto dello 0,9% nel 2013 rispetto all’anno precedente.
“E’ interessante notare – si legge nel Rapporto – come il tasso di crescita della spesa pro-capite risulti mediamente piu’ basso nelle Regioni che hanno stipulato un Piano di Rientro (PdR) con la Pubblica Amministrazione centrale. Le Regioni in piano di rientro sono: Liguria (accordo stipulato il 6/2/07), Lazio (28/2/07), Abruzzo (13/3/07), Campania (13/3/07), Molise (27/3/07) e Sicilia (31/7/07). Per quanto riguarda la spesa farmaceutica totale del 2013 e’ stata pari a 26,6 miliardi di euro, di cui il 75% e’ stata rimborsata dal Servizio sanitario. La composizione della spesa farmaceutica lorda per i farmaci di classe A (a totale carico del Ssn) si attesta a 10,9 miliardi nel 2014, in lieve diminuzione (-2,7%) rispetto agli 11,2 miliardi nel 2013. Nel 2014 le ricette prescritte sono state circa 609 milioni, circa 10 ricette per ciascun cittadino, in linea rispetto agli anni scorsi mentre il numero di confezioni erogate, anch’esso in aumento, ha superato il miliardo e 130 milioni di pezzi.
La forza lavoro del Servizio Sanitario risulta in costante calo: in soli due anni dal 2010 al 2012 e’ diminuita di ben 16.523 unita’ (-2,6%). Il dato e’ contenuto nel “Compendio Sic, Sanita’ in cifre 2014” di FederAnziani. Nel 2011 notiamo una diminuzione del 3.067 unita’ rispetto all’anno precedente e nel 2012 rispetto al 2011 di 13.456. Il personale al quale si fa riferimento nel compendio comprende sanitari, amministrativi, professionali, tecnici, medici, odontoiatri, personale infermieristico e personale con qualifiche atipiche.
L’attivita’ ospedaliera nel 2013 e’ caratterizzata da una netta diminuzione del volume di ricoveri e di giornate di degenza erogate rispetto al 2011, con circa 1,3 milioni di ricoveri e 6,2 milioni di giornate di degenza in meno. In termini percentuali invece, il numero di dimissioni scende in media del 6,2%, mentre le giornate di degenza diminuiscono del 4,6% l’anno. La degenza media, cosi’ come per il 2012, si attesta a 6,8 giorni per ogni ricovero in acuzie trattato in regime ordinario anche nel 2013. I posti letto effettivi ammontano, nel 2012, a 3,9 ogni 1.000 abitanti, 3,3 dei quali dedicati all’attivita’ per acuti in regime ordinario. L’attivita’ clinica delle strutture sia pubbliche che private accreditate, che comprende prestazioni di laboratorio, di diagnostica per immagini e strumentali, cosi’ come accaduto per il 2011, vede, nel 2012, le analisi chimiche e microbiologiche di laboratorio al primo posto in termini di numero di prestazioni effettuate, con oltre un miliardo (78,6%) di richieste.
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